A tali domande si risponde come Gruppo Linuxtrent e/o singolarmente? bye Guido io comunque intanto rispondo singolarmente ... > Cosa vi ha spinto a creare un gruppo come linuxtrent? La passione; dopo anni di restrizioni e difficoltà di accesso alle informazioni sui sistemi proprietari finalmente c'era a disposizione un mare di informazioni ... > E' il vostro unico lavoro? E' un'attività che potrebbe permettere di > avere una rendita sufficiente, senza dover ricorrere a ulteriori > professioni? Direi proprio di sì e senza il condizionale, purchè in una ottica di appricazioni ineroperabili con l'esistente (Microsoft) e qualche esempio raro di soluzioni "Only Linux". > > Quali sono, secondo voi, le implicazioni sociali dell'uso e della > diffusione del Free/Open Source Software (F/OSS)? Dal mio punto di vista mi trovo concorde sui risultati dell'indagine sull'Open Source commissionata dal MIUR. > > Per voi esiste una differenza tra Free Software e Open Source Software? > Se sì, quale? Free Software. Secondo la FSF di Richard Stallman il software deve essere libero non in quanto gratuito, ma per una questione etica e di principio. Open Source. Si condividono in larga misura le posizioni etiche e di principio del "Free software" secondo Stallman ma dando peso maggiore alle considerazioni di carattere tecnico-economico. > > Perché un utente finale che non possiede competenze informatiche > dovrebbe passare a Linux? Giro la domanda: Perchè un utente finale non dovrebbe considerare le alternative possibili? Risposta: Per ora all'Utente finale viene mostrata una sola possibile alternativa e quindi non è messo nelle condizioni di poter scegliere. TRADUZIONE: Condizione di monopolio di fatto > > Perché dovrebbero farlo le imprese? .... anche: perchè alcune imprese lo hanno gia fatto? perchè si rendono conto che in termini economici le soluzioni OpenSource sono equivalenti e portano vantaggi di non dipendenza sulle tecnologie; rimane da risolvere il problema della concorrenza sleale che i produttori di Software proprietario perpretano nel rendere appositamente incompatibili i Loro sistemi per poi dire a tutti che le soluzioni Open Source peccano di difetti e scarsa interoperabilità. Per fortuna questa situazione si sta piano piano rovesciando ;-) > > Qual è la situazione di Trento e dintorni riguardo il Free/Open Source > Software, rispetto ad altre regioni d'Italia? C'è una realtà che possa > far pensare che si tratti di un fenomeno in progressiva espansione? Direi proprio di sì; un pò alla volta le soluzioni Linux like stanno occupando punti strategici in Aziende ed Enti pubblici locali, ma solo per server e servizi di rete. Stenta invece molto l'adozione da parte dell'utente, scuole, biblioteche ecc., proprio per i motivi sopra menzionati. > > Il fatto che la diffusione non abbia ancora raggiunto elevate > dimensioni, secondo voi dipende esclusivamente da una questione di > ``ignoranza dell'utenza'' e dalla poca pubblicità, o ci sono delle altre > motivazioni? Un mix di queste aggiungendo la scarsa considerazione del fenomeno da parte dell'amministrazione pubblica ma soprattutto della scuola. Fintanto che vedro organizzare corsi di "Word" e di "Excel" e non corsi per "Elaborazione testi" e corsi per "Fogli elettronici" sarà difficile creare delle vere alternative. Dai Presidi delle scuole ho sentito dire "Dobbiamo fornire al mondo imprenditoriale studenti formati sui sistemi e sui programmi usati dalle Aziende", mentre dagli imprenditori sento dire "Acquistiamo gli strumenti informatici che i lavoratori sanno utilizzare al meglio"; come dire ... il gatto che si morde la coda. Se non si trova modo di spezzare questo circolo vizioso non se ne viene fuori; per fortuna nelle Università tecniche l'OpenSource sta avendo la meglio :-), ma non basta. > Secondo voi con il passaggio da software proprietario a F/OS software, > il software tende ad essere di più un prodotto o un servizio? Per la Piccola Impresa è senzaltro un servizio, o almeno i profitti derivano dai servizi. > In altre parole, il F/OSS segue di più i comportamenti di un bene di > mercato rispetto al software proprietario? Ma che volete dire con questo? > Se Linux fosse adottato dalla maggior parte degli utenti, ma > esclusivamente in quanto disponibile gratuitamente e non per delle > ragioni ideologiche, si potrebbe pensare comunque di aver raggiunto un > obiettivo? Direi di sì; aver ridotto drasticamente una condizione di monopolio e creato le condizioni per un mercato equilibrato. > Partecipate a qualche progetto di sviluppo di software F/OS? Se sì, come > vi organizzate all'interno delle comunità di sviluppo? Come gruppo direi di no, come singolo si e così pure molti altri soci del Linuxtrent. > > Quale pensiate sia la migliore delle licenze a disposizione per il > software? Non perlerei di meriti; la G.P.L. è senzaltro la più diffusa, ma ad esempio la licenza Perl in taluni casi è preferibile in quanto permette la convivenza di sviluppare progetti coperti da licenza proprietaria basati su software libero. Per me la situazione migliore è la pruralità delle situazioni. un cordiale saluto Guido Brugnara P.S. Perchè non chiedere ai Vostri Docenti, soprattutto i Responsabili dell'Ateneo, qual'è il Loro punto di vista sull'argomento? ci piacerebbe conoscere la Loro posizione ufficiale in merito. > > I ragazzi di sociologia ne avrebbero bisogno entro il 9 novembre... > > ciao, lele. > -- > nickname: Lele Gaifax | Quando vivrò di quello che ho pensato ieri real: > Emanuele Gaifas | comincerò ad aver paura di chi mi copia. > email: lele@xxxxxxxxxx | -- Fortunato Depero, 1929. > > -- > Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con > OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a > mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx -- ing. Guido Brugnara tel:+39(461)820605 fax:435253 Leader.IT S.r.l. (Leader Information Technology) Polo Tecnologico Via Solteri,38 38100 TRENTO (ITALY) http://www.leader.it/srl e-mail: info@xxxxxxxxx -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx