[Linuxtrent] Re: Klik

  • From: Matteo Ianeselli <m.ianeselli@xxxxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Thu, 06 Oct 2005 19:49:59 +0200

Il giorno mer, 05/10/2005 alle 15.07 +0200, Davide Setti / vad ha
scritto:
> On Wednesday 05 October 2005 12:19, Marco Ciampa wrote:
> > Che mi ricorda molto i file in formato .dmg visti su apple.
> > Comunque un'ottima idea...
> 
> La differenza sostanziale sta nello scopo (dichiarato). Mentre su 
> MacOS e` il sistema principale di installazione (cosi` ho letto, mai 
> usato MacOS...), Klik vuole essere un sistema semplice per la 
> distribuzione di sw testing/instabili. Penso ad esempio ad un 
> traduttore che vuol vedere la sua traduzione "in azione" in una 
> versione beta o simile. Oppure ad un grafico che ha creato nuove 
> icone.

La solita (e unica?) argomentazione contro questo tipo di approccio è
che quando viene scoperta una vulnerabilità in una libreria condivisa,
col sistema tradizionale a pacchetti ho da installare una patch sola e
tutti quelli che la usano sono a posto, mentre con questi sistemi devo
aggiornare tutti gli applicativi che se la portano dentro. Vedi ad
esempio quella vulnerabilità in zlib trovata tempo fa, o anche quelle
trovate in libjpeg.

La soluzione alla MacOS X è quella di definire un certo insieme di base
(librerie e file che sono comuni a tutti), e poi ogni bundle (o come
cavolo si chiama) si porta dietro il resto (quindi, nei casi di cui
sopra, zlib e libjpeg sarebbero "fuori"). 

Ma MacOS X può farlo tutto sommato comodamente perché c'è solo Apple che
può unilateralmente decidere che versioni di questi software di base
debbono essere presenti sul sistema (e gli altri si adeguano) e
l'architettura (checché si dica dei MacTel prossimi venturi) al momento
è una sola. Che è come dire "o mangiar questa minestra o saltar dalla
finestra" (non per denigrare, ma per rendere l'idea).

Questa la vedo più dura da fare nel mondo Linux dove gli attori sono
almeno cinque (RedHat/Fedora, Novell, Mandriva, Debian/Ubuntu e Gentoo)
e le architetture sono almeno tre (x86, PPC e x86-64), sebbene ci sia la
Linux Standard Base. 
In realtà non è 'sto un gran problema, visto che tutte offrono un buon
servizio di pachettizzazione del software esistente.

> Qualcuno sa come vada apt (e` il sistema di installazione standard di 
> opensuse, o almeno di qualche sua variante) con gli rpm?

Beh, la differenza la fanno solo la qualità dell'elenco delle dipendenze
e la presenza/assenza di un software che le gestisca, cosa che è poco
legata al sistema di pacchetizzazione usato. dpkg, rpm ed anche
i .tar.gz della Slackware offrono bene o male le stesse funzionalità, la
differenza sta in chi le manipola (apt piuttosto che yum piuttosto che
YaST) e in come sono preparati i pacchetti.

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  |   \    \  | ___|_  |_  |  ianezz a casa sua... :-)
  |  _ \  | \ | _|    /   /   Verba volant, scripta
 _|_/  _\_|  _|____|___|___|  manent, data corrupted


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