Il giorno mer, 05/10/2005 alle 15.07 +0200, Davide Setti / vad ha scritto: > On Wednesday 05 October 2005 12:19, Marco Ciampa wrote: > > Che mi ricorda molto i file in formato .dmg visti su apple. > > Comunque un'ottima idea... > > La differenza sostanziale sta nello scopo (dichiarato). Mentre su > MacOS e` il sistema principale di installazione (cosi` ho letto, mai > usato MacOS...), Klik vuole essere un sistema semplice per la > distribuzione di sw testing/instabili. Penso ad esempio ad un > traduttore che vuol vedere la sua traduzione "in azione" in una > versione beta o simile. Oppure ad un grafico che ha creato nuove > icone. La solita (e unica?) argomentazione contro questo tipo di approccio è che quando viene scoperta una vulnerabilità in una libreria condivisa, col sistema tradizionale a pacchetti ho da installare una patch sola e tutti quelli che la usano sono a posto, mentre con questi sistemi devo aggiornare tutti gli applicativi che se la portano dentro. Vedi ad esempio quella vulnerabilità in zlib trovata tempo fa, o anche quelle trovate in libjpeg. La soluzione alla MacOS X è quella di definire un certo insieme di base (librerie e file che sono comuni a tutti), e poi ogni bundle (o come cavolo si chiama) si porta dietro il resto (quindi, nei casi di cui sopra, zlib e libjpeg sarebbero "fuori"). Ma MacOS X può farlo tutto sommato comodamente perché c'è solo Apple che può unilateralmente decidere che versioni di questi software di base debbono essere presenti sul sistema (e gli altri si adeguano) e l'architettura (checché si dica dei MacTel prossimi venturi) al momento è una sola. Che è come dire "o mangiar questa minestra o saltar dalla finestra" (non per denigrare, ma per rendere l'idea). Questa la vedo più dura da fare nel mondo Linux dove gli attori sono almeno cinque (RedHat/Fedora, Novell, Mandriva, Debian/Ubuntu e Gentoo) e le architetture sono almeno tre (x86, PPC e x86-64), sebbene ci sia la Linux Standard Base. In realtà non è 'sto un gran problema, visto che tutte offrono un buon servizio di pachettizzazione del software esistente. > Qualcuno sa come vada apt (e` il sistema di installazione standard di > opensuse, o almeno di qualche sua variante) con gli rpm? Beh, la differenza la fanno solo la qualità dell'elenco delle dipendenze e la presenza/assenza di un software che le gestisca, cosa che è poco legata al sistema di pacchetizzazione usato. dpkg, rpm ed anche i .tar.gz della Slackware offrono bene o male le stesse funzionalità, la differenza sta in chi le manipola (apt piuttosto che yum piuttosto che YaST) e in come sono preparati i pacchetti. -- | \ \ | ___|_ |_ | ianezz a casa sua... :-) | _ \ | \ | _| / / Verba volant, scripta _|_/ _\_| _|____|___|___| manent, data corrupted -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx