Linuxtrent: Lettura interessante, conclusione da commentare......(tratto da interpuntonet)

  • From: Diaolin (Natali Giuliano) <diaolin@xxxxxxxxxxx>
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  • Date: Sun, 6 May 2001 20:13:24 +0200



Le quattro razze cyber della Rete

di Alberigo Massucci. Chi crede che l'utenza Internet sia un popolo unito non 
sa assolutamente di cosa sta parlando. Ecco i quattro grandi ceppi in cui si 
dividono coloro che si connettono alla Rete, almeno in Italia

Newbie e lamer non sono la stessa cosa
Gli esperti sono stati tra i primi ad arrivare sulla Rete. La loro capacità 
di interpretare quello che accade su e a Internet è quindi aumentata, 
superiore a quella degli altri. Molti degli esperti sono impiegati nelle 
imprese della "new economy" ma ce ne sono altrettanti che stanno alla larga 
dalla new economy perché la ritengono una sciocchezza. Gli esperti non vanno 
d'accordo tra loro.

I webmaster sono una categoria trasversale e variegata dell'utenza Internet. 
Tra di loro ci sono molti esperti, che negli anni hanno messo in piedi siti, 
spesso di successo, che curano con le proprie mani o con quelle di 
collaboratori che hanno via via avuto modo di assumere. 

Ma tra i webmaster sono anche molti quelli che da poco hanno scoperto 
Internet e che dopo essersi annoiati mortalmente sulle pagine di Punto.it e 
aver scoperto che Virgilio è un mare chiuso hanno deciso di tentare di 
prendere il largo. A loro si devono i siti personali più interessanti, quelli 
che ti spiegano perché la fotografia ha una stretta relazione con la 
gastronomia. Ma loro sono anche i più entusiasti autori di siti di servizio, 
di veri e propri microportali che in barba a qualsiasi legge di mercato o 
interesse economico sfornano di giorno in giorno informazioni, aggiornamenti, 
"creano comunità".

Poi ci sono i webmaster professionali, quelli che hanno lasciato perdere il 
sito personale, perché aggiornarlo è una fatica e il tempo è un tiranno che 
risucchia. Sono quei webmaster che seguono i siti più conosciuti o quei siti 
ancora sconosciuti che hanno l'ambizione di diventare veri e propri punti di 
riferimento per Internet. Loro non guardano molto attorno a sé, puntano tutto 
sulle tecnologie, sull'integrazione dei nuovi sistemi nel sito, sul farsi 
pagare bene per il proprio lavoro (che d'altra parte svolgono egregiamente) 
al punto da rappresentare, forse, l'unica incarnazione originale del new 
lavoratore.

Rarissimi, ma se ne trovano ancora, sono quei webmaster che ancora non sanno 
molto della Rete, che conoscono molti siti e che non si curano affatto delle 
tecnologie o dell'apparenza del proprio sito, immancabilmente personale e 
ricolmo di informazioni privatissime. Sono i siti sociologicamente più 
interessanti, densi di immagini ed iconette prese a prestito per tutta 
Internet, di rivelazioni sconcertanti su altri siti, di prese di posizione 
politiche e culturali. Graficamente in genere lasciano a desiderare. Eppure 
il loro fascino è proprio nella trasandatezza e nel fatto che, una volta, i 
siti erano quasi tutti così.

Gli utenti Internet non sono una vera e propria categoria, perché raccolgono 
la varia umanità che si affaccia alla Rete. Si possono però dividere in due 
grandi famiglie.

L'utente consapevole è quello che gira parecchio sui siti Internet, che ha 
scoperto la parola Usenet e poco tempo dopo ha capito che si trattava dei 
newsgroup, che ora frequenta con saltuaria passionalità. Questo utente è 
quello che non la fa passare liscia a chi si dimentica della Netiquette nei 
luoghi di discussione pubblici, né ci pensa due volte prima di denunciare uno 
spammer che gli intasa la casella di posta elettronica. L'utente consapevole 
è curioso della Rete e ad Internet ci tiene.

L'utente casuale, razza in espansione rapida, è invece colui o colei che si 
collega ad Internet senza periodicità, quasi per colmare spazi un tempo 
riservati ad altre occupazioni, magari ad intrattenimenti di varia natura. 
Per questo, su Internet cerca qualcosa capace di divertire, qualcosa di 
"simpatico" che possa far passare allegramente una mezz'oretta o, se si è 
molto fortunati, persino un'oretta intera. Questo utente ha un unico grande 
difetto: nonostante si disinteressi completamente di Internet e giri sempre 
sugli stessi siti costituisce la più importante fetta di utenza per gli 
ossevatori che misurano l'uso della Rete. Ne risulta che i siti visti online 
sono una 20ina e che una pagina web non viene aperta per più di 15 secondi. 
Quando va bene.

Infine ci sono i newbie, una specie che rappresenta la dannazione degli 
esperti per i comportamenti che tiene online, spesso contrari a qualsiasi 
norma di civile convivenza (norma che, per definizione, il newbie non 
conosce). I newbie sono tutti coloro che sono appena giunti su Internet 
perché a scuola hanno messo un computer, perché qualcuno ha fatto vedere loro 
quanto facile sia trovare della pornografia in Rete o, più semplicemente, 
perché la pubblicità fa il suo dovere quando somministrata in dosi massicce. 
Ci sono due tipi di newbie.

Il newbie con maggiori speranze di lasciarsi dietro rapidamente questo 
appellativo è quello che osserva con un qualche stordimento le pagine web dei 
portali che gli vengono propinati da giornali e riviste. Si chiede se davvero 
Internet sia tutta lì e in capo a due settimane inizia a scorazzare su siti 
esteri o meno conosciuti, chiedendosi se davvero il web inizi e finisca con 
Repubblica.

L'altra specie di newbie, capace di far saltare i nervi agli utenti 
consapevoli e agli esperti, è rappresentata da tutti coloro che oggi sono 
newbie, perché sono appena arrivati su Internet, e che lo saranno anche 
domani. Questo newbie non ha infatti alcuna intenzione di "andare oltre", si 
accontenta di quello che arriva quando clicca, non si arrabbia se un'email di 
30 mega gli impedisce di prendere la posta e forwarda a tutti coloro che 
conosce qualsiasi cosa gli arrivi in mailbox. Si tratta di una specie 
pericolosissima la cui pericolosità è moltiplicata esponenzialmente 
dall'aumentare dei soggetti della razza, un aumento che è costante e che lo 
sarà ancora per qualche tempo. 

L'unico modo per impedire a questo newbie di far danni è fargli credere che 
la Rete sia un covo di delinquenti pronti a scassinargli il computer anche se 
è spento. Occorre essere pronti a fargli credere che la dipendenza da 
Internet non risparmia nessuno e che, soprattutto, collegarsi costa troppo. 
Questo newbie, infatti, difficilmente troverà da solo la strada a tariffe 
agevolate e sconti. Sempre che non ci sia qualcuno che lo aiuti, sbagliando, 
o smentisca le fandonie che agenzie e giornali disinformati aiutano comunque 
a diffondere...

Alberigo Massucci

 
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Art. 21. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero
con la parola,lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può
essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Art. 33. L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
                                Costituzione italiana.








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