Linuxtrent: Re: AA VM
- From: ianezz@xxxxxxxxxx
- To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
- Date: Wed, 7 Nov 2001 19:26:00 +0100
Mentre Daniele Nicolodi era al bar, qualcuno ha scritto:
>
> Sembra che Linus e Alan Cox siano arrivati alla medesima conclusione:
> il VM System del kernel 2.4 e del prossimo 2.5 sara` quello sviluppato
> dal nostro connazionale Andrea Arcangeli.
Cmq, senza nulla togliere ad AA, questo e` uno dei punti su cui mi
aspetterei una fork del kernel in futuro, a meno che non si trovi il
modo di fare una gestione della VM cosi` configurabile da permettere
di ottimizzarla sia per il Linux da polso che per il mainframe e tutte
le dimensioni che ci stanno in mezzo.
Per quel poco che ne so del kernel, il fatto che la gestione della VM
vada bene o male o meglio dovrebbe essere per molti versi un effetto
di cose non (facilmente) parametrizzabili [1].
Per fare un esempio che con la VM non ha a che vedere: tempo fa c'era
sulla mailing list del kernel mi pareva ci fosse chi si lamentava del
fatto che una poll() con diecimila file descriptor aperti su Linux ci
metteva piu` tempo di una poll() equivalente su Solaris con lo stesso
hardware.
Pero` l'argomentazione di Linus (che mi pareva fondata) era che il
caso di una poll() con pochi file descriptor su Linux ci metteva molto
di meno del caso analogo su Solaris, e che in sintesi Solaris
ottimizzava per i grandi numeri, ma era "pessimizzato" per quelli
piccoli, e che quindi la scelta tra l'uno e l'altro approccio era una
questione di priorita` degli obiettivi.
O, per riportare la cosa piu` in generale: l'algoritmo del quicksort
nel caso medio gira in O(n*log(n)), ma il caso peggiore (quando gli
elementi sono gia` ordinati al contrario, se non ricordo male) e`
O(n*n)... quindi, se per coincidenza i dati sono generalmente gia`
abbastanza in ordine (contrario), non e` precisamente il massimo della
vita... dipende dai casi.
O, per metterla proprio terra terra: con una bicicletta non attraverso
l'oceano, ma con un aeroplano non vado a fare il giro dei negozi in
centro... nell'attesa della bicicletta avionica pratica come quella da
passeggio, o dell'aeroplano che si trasforma in bici all'occorrenza,
bisogna rassegnarsi ad usare la bici quando serve la bici, e l'aereo
quando serve l'aereo.
Chi vivra` vedra`.
+++
[1] E se anche fossero anche parametrizzabili, non basterebbe: ci
sarebbe bisogno di una nuova oscura arte dell'ottimizzazione, e
non e` detto che si possano sempre realizzare degli strumenti per
effettuarla automaticamente (anche se e` auspicabile).
--
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