2011/10/6 Mario Vittorio Guenzi <jclark@xxxxxxxxxx> > > Se e sottolineo se e' vero stamane alla radio (tg di virgin) hanno detto > che i blogger e wikipedia sono esclusi. > > Anche io ho sentito che vale solo per i siti registrati, in altre parole per i quotidiani online. Il problema è che la sostanza non cambia. Perché un quotidiano online dovrebbe pubblicare una smentita scritta da tizio, semplicemente perché questo si sente calunniato? Il problema non è proteggere chi viene calunniato online, c'è già una legge, ma il fatto che chiunque possa scrivere ad uno di questi siti sottoposti all'obbligo di smentita, e vedersi pubblicata la propria lettera con gli stessi spazi dell'articolo senza alcun intervento di un giudice terzo che valuti se sia stata o meno lesa la dignità di qualcuno. Vuol dire che un giornale online non potrà più parlare male di un politico o di un imprenditore o di chiunque altro. Poi, per quanto riguarda i blogger in Italia sono a rischio per una legge già in vigore, se non è stata cambiata. Mi pare si tratti di stampa clandestina. Credo che qualche anno fa fu condannato, proprio per questo un professore universitario siciliano. -- Ciao, Mario