Per me Wikipedia ha perfettamente ragione. Da utilizzatore posso dire che mi spiace molto che la parte in lingua italiana sia sospesa, ma non posso che essere d'accordo sul fatto che certi servizi o certi "beni" possono esistere solo a certe condizioni. Se queste condizioni mancano, anche questi "beni" o servizi spariranno di conseguenza. Certo per molti la cosa appare ingiusta, perché non si ritengono responsabili della scelleratezza del Governo italiano e del Parlamento che lo sostiene, ma purtroppo per loro, di fatto lo sono, lo siamo tutti: responsabili di quanto accade ed è accaduto. La mia opinione è che anche in Italia si debba cominciare a capire che le leggi debbono essere rispettate, perché valgono per tutti senza eccezioni o distinguo, specialmente per chi le ha promulgate. Quindi, invece di pensare di essere "puniti" per il male di altri, pensiamo a fare qualcosa per spiegare la protesta di Wikipedia. Stamane ho visto che la notizia è stata data su Rai News, ma non mi pare fosse riportata da quotidiani, radio o altri tg. Almeno non dai principali. Se la cosa non rientra si potrebbe stampare il messaggio su un foglio e appenderlo al Linuxday. Magari, proprio al Linuxday lo si potrebbe ribadire ad ogni presentazione delle talk. Propongo l'idea al direttivo, sapendo bene che sono tutti volontari e che sono già molto impegnati. 2011/10/6 Gianni Caldonazzi <gianni.caldonazzi@xxxxxxxxx> > Il 06 ottobre 2011 08:07, Gelpi Andrea <liste@xxxxxxxx> ha scritto: > > http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Comunicato_4_ottobre_2011 > > Che tristezza. > Come al solito, anziché punire chi sbaglia puniamo tutti. Solo in > Italia..... > > Jan > -- > Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO > "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx > > > -- Ciao, Mario