Linuxtrent: Re: OT: X-boX

  • From: Mattia Merzi <merzi@xxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Tue, 5 Mar 2002 12:01:28 +0100

On Tuesday 05 March 2002 12:35, you wrote:
> Andrea Ghirardini, pigiando tasti a caso sul citofono, ha scritto:
>  > Ma l'avete vista la pubblicità della nuova X-box di Microsoft? E'
>  > la cosa piu` brutta e di cattivo gusto che mi sia mai capitata di
>  > vedere.
>
> Boh, l'ho vista per la prima volta ieri sera ad ora tarda. Onestamente
> non ho capito quale fosse il target... (no, non la lapide... intendo
> dire il pubblico a cui e` rivolta).

Il target in questo caso, come tutte le pubblicita' di Microsoft e dintorni, 
e': tutta la popolazione fisicamente in grado di utilizzare il prodotto.
La pubblicita' dell'agenzia "Bartle Bogle Hegarty" (che non sono i primi che 
passano, e nemmeno i secondi ... tra i clienti ci sono: Audi, Levi Strauss & 
Company, Polaroid, Unilever, Ericsson, Diagio, X-box, Electrolux, CNBC ...) 
era incentrata su: "vogliamo che la gente (tutta !) resti semplicemente 
colpita da quello che vede".
Il prodotto da pubblicizzare e' nuovo, nessuno (quasi) ne ha mai sentito 
parlare, non potevano giocare ad armi pari, ovvero con lo stesso tipo di 
messaggio, delle pubblicita' Playstation (perche' sarebbero rimasti 
schiacciati dalla superiorita' intrinseca del prodotto, lo sappiamo tutti) 
quindi hanno cercato di produrre qualcosa "ad effetti speciali". Hanno deciso 
di fare qualcosa che ricordasse molto il "videogame", ovvero, nel videogioco 
la vita non vale una ciabatta (idem nella pubblicita'), nel videogioco, la 
vita dei personaggi finisce quando spegni il gioco (nella pubblicita', quando 
finisce la pubblicita') il videogioco ha (quasi) sempre ambientazioni con 
personaggi reali ma avvenimenti irreali (idem nella pubblicita') il 
videogioco e' "veloce" (idem nella pubblicita') ecc. ecc. ecc.
E per ultimo, e non sicuramente meno importante, se ne sta' parlando molto di 
questa pubblicita', per diversi motivi, a chi piace a chi no ... ma alla 
Microsoft, faranno anche del sw che fa schifo, ma la prima regola del 
marketing la conoscono mooolto bene: "parlatene male, parlatene bene, ma 
l'importante e' che ne parliate".

bye !

Mattia.

>
> Adulti? Naaaa... *troppo* grottesco.
>
> Adolescenti? Puo` essere, ma hanno gia` quasi tutti 'a
> pleistescion o il computer (e la paghetta e` mica infinita).
>
> Bambini? E secondo voi l'adulto quadratico medio e` disposto a cacciar
> soldi dopo aver visto una pubblicita` cosi`? Mah.
>
> Indipendentemente dal fatto che si tratti di un prodotto della nota
> azienda, beninteso.
>
> Sinceramente son perplesso anche dalla pubblicita` di quell'altro
> `coso' col tizio che se la fa nelle braghe perche` continua a giocare
> col videogioco portatile: con tutto l'idealismo di cui un adolescente
> quadratico medio e` carico (``giusto?'' ``giusto!'') uno va a cercare
> di farsi vedere come videogioco-dipendente?
>
> Mah... i videogames son belli di quando in quando, ma da qui a
> presentar l'idea che ci si puo` farsene una ragione esclusiva di vita
> (con tanto di precedenza sulle corporali funzioni) mi par una visione
> decisamente fatta di Pura Aria Fritta 100%. Indipendentemente dai
> prodotti in questione, beninteso. Poi magari mi sbaglio.
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