Mattia Paoli wrote:
Ogni qualvolta viene effettuata un operazione di I/O sui file residenti su un disco, viene incrementato un contatore, [...]
Non lo chiamerei un contatore, è una data/ora che viene impostata.
Con Linux possiamo evitare che il contatore dei files venga aggiornato *per le sole opzioni di lettura*, ottenendo due vantaggi:1. Sapere con esattezza *solo* la data di modifica reale e non anche quella di accesso 2. Aumentare le prestazioni dei dischi, dato che ad ogni fase dilettura il kernel non dovrà aggiornare il contatore.
Il secondo è sicuramente un vantaggio, ma per quanto riguarda il primo, dipende dalla tua applicazione. L'access time non è stato inventato per sbaglio, ci sono situazioni dove interessa averlo aggiornato anche per le operazioni di lettura, ad es. audit degli accessi per motivi di sicurezza.
Sicuramente l'opzione noatime è consigliata sui portatili, per ridurre al minimo indispensabile gli accessi al disco e quindi il risveglio dello stesso dallo stato di spin-down, o peggio ancora il mancato spin-down causato dall'aggiornamento dell'access time sui file di sistema letti di frequente.
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