Onestamente preferisco cosi', un dato clinico referenziabile ad una persona
che sia accessibile da tutti (intendo "libero e fruibile" in questo senso)
sarebbe un articolo di discriminazione, una volta che si sappiano i dati
personali di questo tipo e' facile che se non un individuo non sia in
perfetta salute venga discriminato, soprattutto adesso che si va qualcosa
che assomiglia ad un misto di sanita' pubblica e privata.
M.
Il giorno 13 maggio 2017 19:50, Diego Maniacco <diego.maniacco@xxxxxxxxx>
ha scritto:
Ecco un tema da portare anche al Nord!
Da sempre mi sono reso conto che sui dati medici e clinici che mi
riguardano, che parlano di me, non ho nessun diritto. Per averne alcuni
(solo radiografie) occorre farne richiesta. La cartella clinica di un
ricovero si ottiene solo in cartaceo dopo attesa e pagamento.
Ma ciò che sconvolge è ceh il proprietario del dato sia il medico che lo
ha prodotto con referto: solo lui può renderlo visibile ad un collega, io
no!
diego
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Diego Maniacco, Bolzano (Italy)
diego.maniacco@xxxxxxxxx
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2017-05-13 19:35 GMT+02:00 Paolo Dongilli <paolo.dongilli@xxxxxxxxx>:
“Il dato clinico appartiene al paziente, deve essere libero e fruibile”.
Questo in sintesi il tema del progetto GnuHealth Federation su sanità e
informatica e Big Data in Medicina, di cui si è discusso durante il
GnuLinux Meeting organizzato dall’associazione Sputnix presso la Città
Universitaria di Palermo
https://www.ilgazzettinodisicilia.it/2017/05/13/gnulinuxmeeting/
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http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list