[Linuxtrent] R: Re: Biblioteche nel caos....

  • From: "Gelpi Andrea - Liste" <liste@xxxxxxxx>
  • To: <linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Wed, 6 Nov 2002 18:30:25 +0100

Quello che hai scritto non è esatto.
I 4 anni di ricerca del nuovo software non sono tali.
Infatti il software è stato individuato rapidamente (per la cronaca è della
stessa ditta che forniva il vecchio CBT, quindi la scelta probabilmente era
la più logica), ma poi la PAT non si è decisa per oltre 2 anni.

Il CBT vecchio era discreto, ma aveva un piccolo problema di costi.
Infatti era uno dei due software che ancora giravano su un mainframe IBM che
cosa alla PAT un occhio della testa ogni anno in licenze.

Inoltre devi tener presente che il CBT, inteso come banca dati, è di
proprietà della PAT quindi per portare avanti il progetto di cui parli è
necessario prendere accordi con PAT.

--
Gelpi ing. Andrea
--------------------------------
Landmines must be stopped. (CRI)
--------------------------------


> -----Messaggio originale-----
> Da: linuxtrent-bounce@xxxxxxxxxxxxx
> [mailto:linuxtrent-bounce@xxxxxxxxxxxxx]Per conto di Marco Pavanelli
> Inviato: martedì 5 novembre 2002 12.01
> A: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
> Oggetto: [Linuxtrent] Re: Biblioteche nel caos....
>
>
> Allora vi racconto quello che so sull'argomento...
>
>
> Dunque 4 anni fa circa venne deciso che il software che usano le
> biblioteche
> della provincia per la gestione della catalogazione, il prestito, il
> tesseramento ecc... era da cambiare.
>
> Faccio notare che comunque si tratta di un software che funziona
> abbastanza
> bane tanto è vero che il CBT ha il un discreto successo anche per noi
> utenti.
>
> Dopo 4 anni di studi e ricerche l'azienda incaricata di trovare il softwar
> sostitutivo ha acquistato un software canadese da una ditta belga per
> sostituire quello considerato obsoleto.
>
> Dopo l'aggiornamento al nuovo software sono iniziate le proteste dei
> bibliotecari, una delle quali mi ricordo passò qui in rete un paio di mesi
> fà.
>
> Quindi l'altro giorno è apparso sul giornale l'articolo a tutta pagina con
> il titolo "Biblioteche nel caos" che sta a significare che il problema si
> sta trascinando da mesi senza soluzione alcuna.
>
> Il fatto che per professione io sono spesso a contatto con il mondo delle
> biblioteche mi a fatto i pensare che forse l'associazione potrebbe dire la
> sua sull'argomento, anche se nessuno ce l'ha ancora chiesta, per una serie
> di motivi che vado nell'rodine ad elencare:
>
> 1) Il problema è un problema di software
>
> 2) Il problema è di dominio pubblico
>
> 3) Il problema riguarda le biblioteche pubbliche che hanno una finalità
> simila a quella dell'associazione.
>
> 4) Farsi conoscere un po'  in giro non fa male.
>
>
> Riciao
>
>
>
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