Una cavalletta salita sulla tastiera di Luca Manini ha scritto: > Se hai pensato un solo momento che la prima app che lancio (once + > server + emacsclient) e l'ultima che chiudo non sia Emacs mi devi > una birra. Non l'ho pensato nemmeno lontanamente (ma la birra te la pago lo stesso). :-) Però quel che volevo far notare è un certo parallelismo che esiste tra Emacs e OpenOffice (e nella secchia ci butto anche Mozilla, già che ci sono): 1) Tutti e tre forniscono ambienti fortemente integrati ed estensibili per un certo numero di architetture e piattaforme. 2) Ai tempi in cui sono state rilasciate le versioni iniziali di questi prodotti, i commenti erano invariabilmente del tipo "sono maledettamente grossi e pure lenti a partire". 3) La legge di Moore e il calo del prezzo per byte delle memorie di massa ha fatto sì che ora Emacs si possa considerare veloce e pure piccolino, Mozilla usabile nel quotidiano, e almeno per quanto riguarda Emacs ora si può apprezzare la scelta fatta in passato di non scendere a compromessi (che non vuol dire necessariamente non essere efficenti) pur di aumentare le prestazioni. 4) Se è destino che sia così, cosa analoga dovrebbe succedere anhche per gli altri. Diamo tempo al tempo. -- | \ \ | ___|_ |_ | ianezz AT sodalia.it | _ \ | \ | _| / / Visita il LinuxTrent a _|_/ _\_| _|____|___|___| http://www.linuxtrent.it -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con SOGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxxxxxx