2015-01-05 18:46 GMT+01:00 Nicola Manica <nicola.manica@xxxxxxxxx>: > So che farò arrabbiare i puristi ma siccome sono pigro e se non ci sono > problemi di spazio > utilizzerei un repository git locale per "capire" le differenze (git status > -s), così da fare la > conversione dei soli file nuovi o modificati. > Se non mi sfugge qualcosa l'unico caso particolare è l'aggiunta di directory > che va gestito a > parte. Una volta terminato lo script di aggiornamento si fa un commit sul > repository e tutto > ricomincia. Ovviamente questo sistema fa "perdere" il sincronismo fra le due > directory, ma semplifica lo script di aggiornamento. Semplifica? A me onestamente sembra una logica molto meno comprensibile rispetto ad rsync + rm (però magari sono solo io). Git esegue indubbiamente un test ben più accurato del semplice timestamp nel confrontare due files, ma visto che lo applichi a file binari e pochissimo comprimibili userai più del doppio dello spazio disco: ogni immagine esiste sia nel workspace che nell'index, e quest'ultimo mantiene anche le vecchie versioni (cosa che può essere positiva, ma richiede ulteriore spazio disco). Antonio -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx