Il 15/10/2014 23:19, matteo ruffoni ha scritto:
Il giorno 15 ottobre 2014 20:27, Paolo Debortoli <dmarc-noreply@xxxxxxxxxxxxx <mailto:dmarc-noreply@xxxxxxxxxxxxx>> ha scritto:sì... giustissimo. una cosa che cerco sempre di sottolineare (ma che sembra non capiscano) è che il software libero (applicativi e sistemi operativi) può essere tranquillamente e gratuitamente installato e aggiornato su qualsiasi pc a scuola/casa e in ufficio, evitando problemi di compatibilità, portata dei dati,copie abusive etc... (non si tratta solo dei costi di licenza). bisogna sempre ricordarlo...comunque, noti gli andamenti, anche i costi di licenza non sembrano un argomento secondario, per non ricordare gli hardwares datati...si bello un altro tassello che si aggiunge al software libero nella scuola c'è, anche grazie a libreoffice ovviamente:http://wiild.crowdmap.com http://porteapertesulweb.crowdmap.com http://www.istitutomajorana.it/ http://www.wiildos.it http://sodilinux.itd.cnr.it/dovremmo imparare a "fare lobby" tutti insieme sottolineando, soprattutto nei confronti di terzi, società o istituzioni, che stiamo portando tutti la stessa buona novella .
Per il software usato in didattica la cosa è molto più facile, secondo me. Non siete obbligati a passare i dati alla PAT tramite i mezzi scelti dalla PAT.
Il problema sono proprio gli uffici. V.