Il mar, 2004-08-10 alle 23:15, Mario A. Santini ha scritto: > Il rischio maggiore sta nella progettazione, più che nella implementazione > sai benissimo che se una cosa è progettata male puoi pure fare un buncher > di cemento armato, ma crollerà comunque, quindi > tanto varrebbe fare il castello di carte, almeno non si fa male nessuno Questo è un trabocchetto verbale, nel senso che assumi come premessa implicita che sia egualmente probabile sbagliare nel realizzare un bunker di cemento armato e un castello di carte, e pure che le conseguenze di tali sbagli siano del tutto analoghe. Chiaramente non è così, visto che esiste il concetto di resilienza, e che certe cose sono più resilienti di altre. > (se non ci credi ti dico che > i giapponei costruivano seguendo questo principio > le proprie case fino a metà del 1800, rendendole > antisismiche :) ). E qui l'analogia è del tutto errata: il principio alla base della casa giapponese di cui parli è la flessibilità della struttura, il che le permette di sopravvivere ad un terremoto, se non intatta almeno in forma facilmente riparabile. Un castello di carte è invece una struttura che riesce a stare in piedi esclusivamente perché è rigida, e per questo non può che crollare completamente al minimo sussulto. Ciao ciao -- | \ \ | ___|_ |_ | ianezz a casa sua... :-) | _ \ | \ | _| / / Verba volant, scripta _|_/ _\_| _|____|___|___| manent, data corrupted -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx