[Linuxtrent] Re: Azienda Sanitaria: 'Software liberi, noi siamo pronti'

  • From: "Giuliano Natali" <diaolin@xxxxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Sun, 23 Oct 2011 16:13:35 +0200 (CEST)

Paolo Debortoli wrote:
> Su software libero e pubbliche amministrazioni:  il mio sogno è ben
> quello; se le pubbliche amministrazioni utilizzassero software libero, da
> un lato ne favorirebbero lo sviluppo, dall'altro potrebbero tagliare costi
> amministrativi senza ridurre i servizi (vedi chiusura in anticipo della
> biblioteca di via Roma).  Buona risposta anche per la crisi economica...

Mah, sempre quel tagliare i costi come azione primaria... sempre quella,
dei servizi alla gente e della disponibilità del codice sempre un cantuccio
nascosto che non si deve dire...

va ben... leggiamo oltre

>
> A parte diversi casi usciti su vari media, ricordo che una volta, parlando
> con un medico, gli stavo raccontando di alcuni softwares (che avevo
> 'intravisto' sui repositories) riguardanti ospedali, cartelle cliniche
> etc...  Il medico mi ha risposto che li conosceva bene, ma che non li
> usava più che altro perché utilizzavano tutti formati diversi dei dati e
> che, alla fine, risultavano impossibili da importare, esportare,
> ricomporre.....  

Colpa di OpenOffice che non ha il filtro o colpa dei dati che sono
proprietari?
O forse colpa di chi produce quei dati che non ci vuole pensare?
Magari di chi compra il software non preoccupandosi minimamente del dato
ma utilizzandolo al mero scopo di far prima...

> Ricordo di aver letto pure in questa mailing list una
> volta di alcuni piccoli problemi di compatibilità tra versioni diverse di
> openoffice e libreoffice  (dei quali apprezzo soprattutto, comunque, la
> possibilità di creare pdf senza ricorso ad altri softwares tipo acrobat
> distiller...), 

E orpo, tra LibreOffice e Openoffice?
Dai che vediamo quale era il problema, io non me lo ricordo.

> Pure l'azienda sanitaria precisava che per diverse
> funzioni avanzate doveva mantenere microsoft office  (si sa, ad esempio,
> che per sostituire microsoft access ci vogliono soluzioni più complesse
> rispetto a openoffice base). 

Ahem, sorvolo.

>  Sono anche noti, ad esempio, alcuni problemi con i drivers (tipo quelli
> per i lettori pos delle tessere bancomat).

Sempre colpa dell'openoffice o tiriamo dentro anche il linux visto che ci
siamo?

>
> Probabilmente bisognerebbe che diversi soggetti soprattutto pubblici
> (comuni, consorzio dei comuni, Dolomiti Energia, provincia, università
> etc... ma anche privati come associazioni di categoria) cercassero di
> convergere verso standards unici aperti (tipo libreoffice, ma anche
> softwares di cad e simili...) potendo anche partecipare allo sviluppo e
> alla diffusione (come contributori, sponsors, ma anche sviluppatori, visto
> che si risparmierebbero soldini dalle licenze e che qui in provincia
> disponiamo di centri di ricerca, tipo l'università e la fondazione Bruno
> Kessler).


Amen!

No digo altro.

Diaolin



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