[Linuxtrent] Re: Biblioteche, fallisce Elias. Bancarotta per l?azienda che produce il software. (da "L'adige" del 23/11/02)

  • From: Marco Ciampa <ciampix@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 25 Nov 2002 13:52:58 +0100

On Mon, Nov 25, 2002 at 12:13:29PM +0100, Paolo Massa wrote:
> 
> proprio mentre noi si partecipava ad un esaltante Linuxday,
> sul "L'adige" si poteva leggere questa notizia:
> 
> " Biblioteche, fallisce Elias. Bancarotta per l?azienda che produce il
> software"
> (PDF) http://www.ladige.it/20021123/pdf/AD23TN09.pdf
> (HTML) http://www.ladige.it/articoloHtml.asp?IDNotizia=242730
> 
> 
> Il sistema informatico Amicus, utilizzato nelle bibioteche trentine, che
> gia' aveva raccolto molte critiche quanto ad usabilita', ha ora un nuovo
> (mortale) problema.
> 
> La ditta che lo produceva (belga!!!) e' fallita!
> Il software e' costato un miliardo e 23 milioni di lire alla Provincia.
> 
> E con cosa si ritrova ora la provincia?
> Nulla!
> 
> Da quello che ho capito (correggetemi se sbaglio!), la provincia ha
> acquistato solo licenze d'uso. Il codice e' rimasto chiuso negli hard disk
> di elias.
> Questo significa che il CBT non puo' piu' farci nulla! Da oggi in poi
> manchera' anche l'assistenza! Ogni tentativo di migliorare (o manutenere) il
> programma e' impossibile! Val la pena gia' da oggi di cercare una
> alternativa...
> 
> 
> Pensierini:
> - e' forse normale assumere che molte persone siano ignoranti in questa
> materia (comprese quelle che nella pubblica amministrazione decidono quale
> software scegliere e cosa richiedere (licenza) ... dietro pagamento di "un
> miliardo e 23 milioni di lire!!!"). e' triste ammetterlo ma credo che sia
> abbastanza realistico.
> - e' quindi anche forse normale pensare che debbano essere persone che hanno
> maggiore esperienza in queste spinose questioni (ad esempio persone del
> linuxtrent!!!) a sottolineare quanto sia importante che quando si richiede
> un software sia assolutamente necessario richiedere anche il rilascio del
> software con qualche licenza che garantisca l'accesso al codice e la
> possibilita' di fare modifiche;
> - tutto questo per dire che: "non potrebbe essere l'occasione giusta (in
> quanto coinvolgente in maniera diretta molte persone del trentino) per far
> capire a tutti che puo' anche andar bene pagare "un miliardo e 23 milioni"
> ad una azienda ma che almeno, per questa cifra, si debba avere una licenza
> che garantisca l'accesso al codice e la possibilita' di fare modifiche.";
> non potrebbe essere l'occasione giusta per scatenare un dibattito, anche in
> seguito al linuxday?
> 
> ciao a tutti e ... scusate se ho fatto qualche errore concettuale
> relativamente a licenze, software libero e proprietario, ... (anzi ogni
> correzione e' iper-ben-venuta...)
> 

Per me il tuo discorso non fa una grinza...

Io proporrei una petizione...da pubblicare sull'adige (a raccolta firme
finita...).
Suggerimenti?
-- 
Linux: Il S.O. che la gente sceglie senza 200.000.000 di dollari di
persuasione.
                -- Mike Coleman
Marco Ciampa
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