[Linuxtrent] Re: ITC DAYS

  • From: Maurizio Napolitano <napoogle@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent <linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Sun, 30 Mar 2014 23:24:26 +0200

2014-03-28 12:01 GMT+01:00 Mauro Colorio <mauro.colorio@xxxxxxxxx>:

>> C'è una comunità che sta spingendo per far aprire i dati, ma senza che
>> nessuno vada poi ad usarlo, a crearci valore, a farlo crescere non ha
>> senso.
>
>
> sono perfettamente d'accordo

Allora cerchiamo di spingere :)
Anzi!
Se vuoi aggiungo Riva del Garda, Rovereto e Pergine a questo elenco
http://it-city.census.okfn.org/
così ci facciamo una idea in più di cosa manca da noi

>> Non voglio vedere una PA che apre i dati e poi tira tutta la filiera.
>> L'obiettivo finale di una PA è fornire servizio al cittadino, l'open
>> data può essere visto come un servizio, ma sicuramente offrire un csv
>> (o odc o xls) di un calendario non è come offrirlo impaginato su web o
>> su carta e quest'ultimo sarà molto più interessante.
>
>
> si la mia frase aveva proprio questo significato, ho visto dataset
> interessanti ma non aggiornati
> e dataset freschi di giornata che interessano a pochi uno a caso:
>
> http://dati.trentino.it/dataset/registro-valutatori-audit

Io sono convinto che l'apertura dei dati abbia bisogno di una
strategia per l'apertura.
L'approccio top-down ha bisogno di un miglioramento dei processi
interni alla PA
Quello bottom-up invece di essere seguito dalla domanda creando
comunità intorno ai dati.
Qui avevo scritto qualcosa
http://www.chefuturo.it/2012/12/wasted-datafood/

Rimango però dell'idea che bisogna tirare fuori dati sexy
http://www.chefuturo.it/2013/09/per-innovare-davvero-open-data-deovono-tirare-fuori-lato-sexy/

La carta dell'open data del G8 parla di:
- open by default
- quantità e qualità
- dati capibili da tutti
- dati per migliorare la PA
- dati per favorire l'innovazione

> sicuramente la strada dell'opendata è da perseguire e da monitorare,
> dev'essere anche un processo
> automatico d'apertura altrimenti si rischia di avere sempre dataset già
> vecchi e poco utilizzabili,
> ad esempio:
>
> http://dati.trentino.it/dataset/cartografica-catastale-numerica-particelle-poligonali
>
> perchè non vengono aggiornati automaticamente e abbiamo un dataset creato il
> 18/11/2013?

Concordo sulla tua frase, non concordo sul tuo esempio.
Dai comunicati fatti in merito all'apertura dei dati catastali, a
causa di ragioni
di mercato, vengono rilasciati i dati vecchi e messi a pagamento quelli nuovi.
[mi riservo di trovare la documentazione del caso]
Non sono totalmente d'accordo su questa posizione, ma non c'è ombra di
dubbio che i costi marginali devono essere coperti.
Forse (ma dico forse) questo caso rientra in questa categoria.
Considera che Italia, l'apertura del catasto per scelta di una singola
PA, avviene in rarissimi casi.
Se lo possono permettere Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma
di Bolzano, Regione Friuli Venezia Giulia (questo a causa del fatto che usiamo
il vecchio catasto austroungarico) e casi particolari di aree storiche e di alto
valore culturale (es. i Sassi di Matera).

Personalmente non mi sembra una azione banale questa.


>> Secondo me, chi, come in questa lista, sostiene il software libero
>> deve cavalcare la possibilità che offre l'open data per far capire il
>> valore del software per capire ed elaborare i dati.
>> E l'open source è e rimane lo strumento migliore.
>>
>
>
> io sono per gli opendata, soprattutto in seno alla PA, son dati pubblici (a
> meno dei pochi dati riservati che la PA detiene, TSO ecc..)
> ma spesso il termine viene abusato, come cloud, app eccetera, non vorrei si
> trasformasse nell'ennesimo specchietto per allodole
> senza nessun reale beneficio per la collettività come invece è l'adozione
> del sw libero.

Guarda ... ho visto pure un comune che parlava di Linked Open Data e poi
pubblicava dei file .csv senza manco documentazione (quando i linked data,
di fatto, ti chiedono di fornire file, su uri univoche e con una ricca
metadatazione
Vedi: http://5stardata.info/

... cmq, se siete interessati, faccio volentieri un altro seminario
più approfondito sul
tema open data e il ruolo che potrebbe avere il software libero.

PS:
sono reduce dal raduno di  spaghettiopendata.org
--
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