Il giorno 16/lug/2013 08:51, "Mauro Colorio" <mauro.colorio@xxxxxxxxx> ha scritto: > > > >>> >> Concordo con le due posizioni, però ci terrei a sottolineare il fatto che anche il Comune di Trento e di Rovereto sono passati ad open office, ma a Bolzano forse sono più bravi a farsi pubblicità. > > > ma il comune di Trento ha fatto la migrazione? Certo. Il processo è in corso da parecchio tempo > allora si che è mancata la pubblicità! :) Non si sono fatte grandi conferenze stampa su questa cosa, ma non è in generale nello stile dell'amministrazione. Alla base di tutto c'è un atto politico (che è passato con consenso praticamente unanime) qualche anno fa (odg Franceschini, Luglio 2010), quindi si tratta della semplice applicazione di quell'atto. Personalmente, è uno stile che mi piace; scegliere SW libero dovrebbe essere normalità, non eccezione; basta leggere il CAD per convincersene; invece si trovano mille motivi per eccepire da quanto la legge prescrive. > comunque il concetto che volevo evidenziare era questo: mentre nel resto d'Italia la migrazione è stata fatta partendo dal basso > e dall'intraprendenza dei tecnici o di qualche politico illuminato, in alto adige hanno fatto sinergia anche su questo, > nel bene o nel male le decisioni prese le portano avanti con energia, ripeto: nel bene o nel male, in questo caso nel bene :) Si, c'è una evidente mancanza di volontà su questi temi a livello provinciale, ma si sa da noi non è sul software che si fanno le conferenze stampa, quanto sulle infrastrutture di rete. La mia sensazione è che siamo in piena linea con le tendenze contemporanee. L'importante è essere collegati, poi i dati e la loro gestione ( il SW appunto) saranno dominio esclusivo dei grossi player. Una tendenza alla globalizzazione come nel resto del mondo economico: enorme potere in mano a pochissimi. Welcome to the New World! rob > > ciao > Mauro