Linuxtrent: Re: LinuxDay: come distribuiamo le SuSE?

  • From: Diaolin (Giuliano Natali) <diaolin@xxxxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Thu, 1 Nov 2001 22:03:03 +0100

Il 10:35, giovedì 1 novembre 2001, hai scritto:
> ----- Original Message -----
> From: "Stefano Battocletti" <stefluni@xxxxxxxxxxxxx>
> To: <linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx>
> Sent: Wednesday, October 31, 2001 1:58 PM
> Subject: Linuxtrent: Re: LinuxDay: come distribuiamo le SuSE?
>
> > Io, invece, di professione insegnante, mica l'ho capito, il
> > "purtroppo"... se no, cos'è che dovrebbe far andare avanti la scuola? Lo
> > stipendio degli insegnanti? Quello sì, fa venir da piangere... sigh!
>
> Ora mi spiego meglio, il mio "purtroppo" era legato all'implicita
> considerazione che nella scuola italiana troppo spesso un buon insegnamento
> è legato ad un enorme sbattimento e capacità dell'insegnante.
> Credo che non dovrebbe essere così, credo che la preparazione dovrebbe
> dipendere maggiormente dalle capacità dell'alunno di studiare e capire, non
> dalla bravura dell'insegnante o meglio da quanto impegno vi mette.
Ma cosa stai dicendo???????
Hai riletto quello che hai scritto??????
Io non sono d'accordo su questo punto, l'insegnante si chiama insegnante 
perche insegna e non insegna certo delle nozioni pure e semplici poiche' per 
quelle bastano e avanzano i libri.
Piuttosto si preoccupera' di rendere sufficientemente interessante la propria 
materia a chi gli sta di fronte magari proponendone un punto di vista 
personale. Per fare in modo che l'insegnamento non sia solo una "sgiarada" di 
nozioni, bensi una interpretazione guidata di un argomento.
Se si discute di storia, e' vero che ci saranno libri che parlano di fatti 
piu' o meno accaduti ma e' pur vero che si possono interpretarne le 
motivazioni e per quelle non si leggono solo libri; in quel caso l'insegnante 
e' fondamentale poiche il suo stato di conoscitore approfondito della materia 
puo' contribuire a mettere in luce aspetti che sui libri non saranno mai 
trattati e porterebbe indubbiamente ad una lettura ragionata dei fatti.
Questo sicuramente contribuisce all'elevazione culturale dello studente e si 
pone il problema di far ragionare le persone anche di fronte a cose che 
all'apparenza possono sembrare ovvie. E poi programmiamo pure in C che tutto 
diventa piu' facile. (cosa c'entra??? rileggi!)
> Certo il contrubuto del professore è fondamentale, ma il sistema in se fa
> sì che là dove l'insegnante è una persona che dedica la propria esistenza
> alla scuola si raggiungono i risultati, altrimenti no.
Con questo vorresti dire che la scuola, allo stato dei fatti, non serve????
Anche qui mi trovi in disaccordo.
Una persona non deve dedicare tutta la propria esistenza a fare un certo 
lavoro.....e penso proprio che nessuno lo pretenda, neppure il "sistema"
Diaolin
-- 
Ho visto una talmente brutta che se la uso come spaventapasseri gli uccelli 
mi riportano
anche il raccolto dell'anno scorso.
-- 
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