Linuxtrent: Il duro mestiere della comunicazione

  • From: alexmario@xxxxxxx
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Fri, 2 Nov 2001 15:17:50 GMT

Quoting Diaolin <diaolin@xxxxxxxxxxx>:
> Ma cosa stai dicendo???????

Soltanto una mia opinione.

> Hai riletto quello che hai scritto??????

In genere rileggo solo per le correzioni, ma le mail no,
per questo ogni tanto vi si trovano strafalcioni...
In quanto ai contenuti, be` quelli non hanno bisogno 
di essere riveduti.


> Io non sono d\'accordo su questo punto, l\'insegnante si
chiama insegnante
> perche insegna e non insegna certo delle nozioni pure
e semplici poiche\'
> per
> quelle bastano e avanzano i libri.

Liberissimo di non essere d\'accordo sulle opinioni.
Secondo me, se un modello di scuola si basa sulle
individualita` di alcuni insegnanti non puo` essere
considerato un modello valido.

In quanto ai libri, hanno il maledetto difetto di non
spiegare tutto, anzi, per poterli scrivere ci si deve
basare su degli assunti, ovvero si deve presumere che
chi legge sia in determinate condizioni.

Compito dell\'insegnante, non e` quello di spiegare un
libro, ma quello di insegnare una materia secondo un
determinato programma.

Ora. Il problema sta nel fatto che il programma da
insegnare spesso e` carente, fossilizzato, povero
rispetto alla realta` dell\'oggi.
Se occorre introdurre argomenti nuovi questo e` compito
degli organi che stanno al di sopra del\'insegnante, il
quale puo` a suo rischio e pericolo uscire dal seminato.
Siccome quando si parla di rischi sono in pochi ad avere
il fegato per assumerseli, allora la gran massa si
limita a sottolavorare.



> Piuttosto si preoccupera\' di rendere sufficientemente
interessante la
> propria
> materia a chi gli sta di fronte magari proponendone un
punto di vista
> personale. Per fare in modo che l\'insegnamento non sia
solo una \"sgiarada\"
> di
> nozioni, bensi una interpretazione guidata di un
argomento.

E perche` mai dovrebbe rendere interessante la lezione,
mica sta vendendo corsi di istruzione, sta svolgendo un
compito ben preciso.
Accattivarsi l\'attenzione degli alunni con alcuni
stratagemmi come rendere interessante una lezione, puo`
essere uno stile personale.
La cosa principale e` che l\'insegnante sia veramente
preparato nella materia che insegna e che possa lavorare
anche su argomenti di interesse e recenti.

 
> Se si discute di storia, e\' vero che ci saranno libri
che parlano di fatti
> piu\' o meno accaduti ma e\' pur vero che si possono
interpretarne le
> motivazioni e per quelle non si leggono solo libri; in
quel caso
> l\'insegnante
> e\' fondamentale poiche il suo stato di conoscitore
approfondito della
> materia
> puo\' contribuire a mettere in luce aspetti che sui
libri non saranno mai
> trattati e porterebbe indubbiamente ad una lettura
ragionata dei fatti.

Certo, puo` tentare di fare lavaggi del cervello
entrando in classe con l\'Unita` sotto il braccio e
parlando degli eroici proletari che si rivoltano contro
la meschinita` della piccola media borghesia.


> Questo sicuramente contribuisce all\'elevazione
culturale dello studente e
> si
> pone il problema di far ragionare le persone anche di
fronte a cose che
> all\'apparenza possono sembrare ovvie. E poi
programmiamo pure in C che
> tutto
> diventa piu\' facile. (cosa c\'entra??? rileggi!)

Magari non sono il solo...


> Con questo vorresti dire che la scuola, allo stato dei
fatti, non serve????

No, mi sa che devi rileggere tu quanto ho scritto,
magari dopo un paio di camomille.
Cio` che intendo e` che la scuola ha dei grossi limiti,
derivanti da una struttura burocratica ed una ragnatela
di interessi che impediscono di fatto l\'avere degli
ottimi risultati.


> Anche qui mi trovi in disaccordo.
> Una persona non deve dedicare tutta la propria
esistenza a fare un certo
> lavoro.....e penso proprio che nessuno lo pretenda,
neppure il \"sistema\"
> Diaolin

E chi ha detto che deve farlo, se dici questo vuol dire
che sei d\'accordo con me!
Anche io, infatti, sostengo che l\'insegnante non si
dovrebbe dedicare anima e corpo alla scuola ed ai suoi
alunni per avere dei risultati, ma semplicemente
dovrebbe svolgere il proprio lavoro, o meglio essere
messo in grado di farlo.

Ma come! Prima mi scrivi giu` tutte quelle righe di
protesta e poi condividi il cuore delle mie
affermazioni?
:)




Ciao,
     Mario.

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