Linuxtrent: Re: Linuxtrent: Re: Attività umanitarie-informatiche a Cuba-Richiesta di consulenza

  • From: Daniele Nicolodi <daniele@xxxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Tue, 4 Sep 2001 13:33:48 +0200

On Tue, Sep 04, 2001 at 01:05:30PM +0200, Guido Brugnara wrote:
> 
> Daniele Nicolodi wrote:
> >....
> > 
> > Questa iniziativa mi lascia parecchio perplesso. Non credo che in un paese
> > dove la gente non ha possibilita` di mangiare tutti i giorni sia utile
> > fornire loro computers.
> 
> Davvero ?, se però dai loro un tozzo di pane di tanto in tanto senza dar
> Loro la possibilità dell'autosufficienza sei peggio di chi magari li
> ignora, in quanto Li rendi SCHIAVI della tua elemosina.

Pienamente daccordo.

Credo solo che portare strumenti agricoli sarebbe mooolto meglio. A Cuba
hanno moltissime, quasi esclusivamente, piantagioni di canna da zucchero ma:
1) che ci fai con solo la canna da zucchero 
2) non producono un granche perche` non hanno mezzi
3) dalla canna non possono ricavare nemmeno lo zucchero perche` quasi tutti
gli zuccherifici che ci sono non funzionano per mancanza di pezzi di ricambio
per i macchinari.

Magari portare attrezzi e conoscenze agricole/meccaniche sarebbe meglio.
Conosco un meccanico cubano che per avere un set di chiavi inglesi darebbe
tutto quello che possiede.

> In quanto all'iniziativa potrebbe nascondere un modo per sbarazzarsi di
> materiale considerato tossico che se non si regala bisogna pagare per il
> suo smaltimento; se fosse veramente utile allora bene. Mi piacerebbe
> sapere cosa costa inviare due autobus di merce a Cuba e se vale
> veramente la pena di raccogliere del ferro vecchio (magari l'acquisto di
> roba nuova da datata di 8 mesi sul mercato asiatico costerebbe meno)

Posso informarmi queanto costa mandare un container.

Un'altra perplessita`: come sappiamo a Cuba vige un regime comunista,
quindi non puo` esistere la proprieta` privata (in linea di massima ma
con le dovute eccezioni [1]) quindi a chi andrebbe la roba che si porta la` ???
CTM (per chi lo conosce) sono anni che cerca di aprire una coopèerativa
a Cuba ma per qesti problemi non e` ancora riuscito a fare nulla a poco piu`.

Ciao

[1] Il 100% dei villaggi turistici a Cuba sono proprietari di stranieri
(il 60-70% italiani) che li gestiscono in "conproprieta`" con il governo
cubano che in cambio di favori (ferie gratis ai funzionari governativi,
assunzione indiscriminata di lavoratori cubani forniti dallo stato, ecc...)
permette di portare i profitti all'estero.
--
Daniele
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