On Tue, Sep 04, 2001 at 01:05:30PM +0200, Guido Brugnara wrote: > > Daniele Nicolodi wrote: > >.... > > > > Questa iniziativa mi lascia parecchio perplesso. Non credo che in un paese > > dove la gente non ha possibilita` di mangiare tutti i giorni sia utile > > fornire loro computers. > > Davvero ?, se però dai loro un tozzo di pane di tanto in tanto senza dar > Loro la possibilità dell'autosufficienza sei peggio di chi magari li > ignora, in quanto Li rendi SCHIAVI della tua elemosina. Pienamente daccordo. Credo solo che portare strumenti agricoli sarebbe mooolto meglio. A Cuba hanno moltissime, quasi esclusivamente, piantagioni di canna da zucchero ma: 1) che ci fai con solo la canna da zucchero 2) non producono un granche perche` non hanno mezzi 3) dalla canna non possono ricavare nemmeno lo zucchero perche` quasi tutti gli zuccherifici che ci sono non funzionano per mancanza di pezzi di ricambio per i macchinari. Magari portare attrezzi e conoscenze agricole/meccaniche sarebbe meglio. Conosco un meccanico cubano che per avere un set di chiavi inglesi darebbe tutto quello che possiede. > In quanto all'iniziativa potrebbe nascondere un modo per sbarazzarsi di > materiale considerato tossico che se non si regala bisogna pagare per il > suo smaltimento; se fosse veramente utile allora bene. Mi piacerebbe > sapere cosa costa inviare due autobus di merce a Cuba e se vale > veramente la pena di raccogliere del ferro vecchio (magari l'acquisto di > roba nuova da datata di 8 mesi sul mercato asiatico costerebbe meno) Posso informarmi queanto costa mandare un container. Un'altra perplessita`: come sappiamo a Cuba vige un regime comunista, quindi non puo` esistere la proprieta` privata (in linea di massima ma con le dovute eccezioni [1]) quindi a chi andrebbe la roba che si porta la` ??? CTM (per chi lo conosce) sono anni che cerca di aprire una coopèerativa a Cuba ma per qesti problemi non e` ancora riuscito a fare nulla a poco piu`. Ciao [1] Il 100% dei villaggi turistici a Cuba sono proprietari di stranieri (il 60-70% italiani) che li gestiscono in "conproprieta`" con il governo cubano che in cambio di favori (ferie gratis ai funzionari governativi, assunzione indiscriminata di lavoratori cubani forniti dallo stato, ecc...) permette di portare i profitti all'estero. -- Daniele --- http://www.grinta.net --- -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con SOGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxxxxxx