L'assenza del digitale posticiperà solo la realizzazione del fanciullo sull'inutilità dell'attuale piano di studi, per la maggiore. Che poi questo riporti all'incapacità funzionale di leggere, scrivere e capire (analfabetismo di ritorno) in realtà IMHO non è affatto un ritorno ma un scoprire come sono sempre state le cose. La maggior parte degli esseri umani ha problemi enormi a usare i propri neuroni e quelli che lo fanno, lo fanno male per non dire molto male. In buona sostanza, il digitale in quanto ambiente semplificato e contrastato (I/0) non è altro che que un amplificatore e una lente d'ingrandimento: che gli esseri umani fossero dementi non lo sapevamo? Lo erano prima, ce ne siamo accorti con facebook? Diamo all'occidente un po' di ripresa economica e ritorneremo nel sonno di coloro che credono di avere (cultura, conoscenza, intelligenza, etc.). Il giorno 13 marzo 2014 13:36, Luca Manganelli <luca76@xxxxxxxxx> ha scritto: > 2014-03-12 19:22 GMT+01:00 Vesna <vesnapesca@xxxxxxxxx>: > > L'ho trovato illuminante (forse perché sono d'accordo con le tesi esposte >> :D). >> >> In sostanza, l'autore sostiene che utilizzare media digitali, in >> particolare in tenera età, non solo non aiuta nell'apprendimento ma ha >> degli effetti negativi. >> > > Sono d'accordo al 1000%. Un esempio reale: un'insegnante delle medie ha > fatto fare un tema al computer (non a casa). Un alunno si è messo a cercare > su google le foto di Cristiano Ronaldo. > > Per fortuna che se ne andrà in pensione a giugno > > :-) > -- Dott. Roberto A. Foglietta Informatica - forense - sicurezza mobile: (+39) 349.33.30.697 http://roberto.foglietta.name skype: robang74