[Linuxtrent] Re: R: Re: La fine di ITIS Linux

  • From: Nicola Ferrari <nicolafrr@xxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 13 Aug 2012 12:29:37 +0200

On 08/13/2012 12:04 PM, Marco Ciampa wrote:
On Sun, Aug 12, 2012 at 10:29:24PM +0100, Nicola Ferrari wrote:
Perfettamente daccordo con Flavio.

Due parole per descrivere il background da cui parto:
- lavoro da anni a scuola (sono stato il tecnico di Informatica del
   Liceo Galilei per 15 anni e per tutto questo tempo è "tenuto in vita" i
   server Linux di questa scuola).
Ti conosco, per "fama"... Siamo colleghi.
So anche che sei interessato da tutti i giri di giostra di quest'anno, ed esprimo tutta la mia solidarietà...
- Sono anche studente dell'ITIS di Rovereto (di cui sono stato anche per
   breve tempo Insegnante Tecnico Pratico...) presentando come tesina un
   computer autocostruito, programmato e funzionante (compatibile
   ZXSpectrum) basato su Z80.
A sentire spectrum e Z80 mi verrebbe da dire che forse anche tu sei stato uno dei discepoli dell'ing. Ober :)
Mi sono sempre sentito amareggiato dalla mancanza di cultura e
lungimiranza dei miei colleghi tecnici e insegnanti delle iti di Trento
e di Rovereto.
E io sono amareggiato ogni giorno a tal proposito :)
Per esempio mi è sempre sembrato veramente stupido investire tempo e
denaro a scuola nelle piattaforme chiuse come LabView della National
Instruments o similari, invece che investire in Linux e prodotti di
sviluppo hw/sw libero come Arduino ...
Fortunatamente, almeno da noi, le cose stanno cambiando... Arduino ha incontrato un buon numero di sostenitori, Labview è ormai ridotto ai soliti fautori storici della questione.
Quindi: se _non_ fai una nuova distro, ma piuttosto pensi di promuovere
l'esistente (soprattutto il sw) magari customizzandone una esistente,
allora .... sono con te!
Non ho mai detto di voler fare una nuova distro, non ne ho nè le competenze, nè il tempo, nè le risorse. Quello che intendevo sostenere, forse sono stato frainteso, è che non mi sembra così fuoriposto in certe situazioni l'esistenza di una soluzione simile, per il fatto di essere OutOfBox per quello specifico scopo... cosa che fanno molte altre distro.

Che poi il tutto sia più gestibile/supportabile/flessibile/scalable... partendo da una distro esistente, sono perfettamente d'accordo. Sicuramente, volendo portare Linux su un maggior numero di client, soprattutto in determinati laboratori dove non siano richiesti grandi software (es. lab. linguistici), la mia scelta cadrà su una Debian di qualche tipo, pensavo semplicemente a LXDE come ambiente, e qualche pacchetto in più per gestire la membership al dominio microsoft, e poco altro.
Approfondirò la questione dei metapacchetti/tasksel...
bye

Ciao,
Nick
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