[Linuxtrent] Re: articolo del "corriere del trentino" riguardo PA e Software Libero (aka effetti legge 16 2012)

  • From: Maurizio Napolitano <napoogle@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 13 Aug 2012 12:54:06 +0200

> Mmmm si... quando c'erano gli ottimi articoli di Mario Santini... che
> però, guarda un po', appena ha parlato di Informatica Trentina che non
> si muoveva... sulla rubrica dedicata, non ci scrive più...

Concordo, in ogni caso, ogni qualvolta il software libero era argomento
da notizia, la stampa ha sempre scritto qualcosa.
Esempio
Il redazionale sul linuxday del 2005 di rttr non era male
https://www.youtube.com/watch?v=R_0m7tpv8rU

>> Non dimentichiamoci che Linux esiste da 20 anni, e il LinuxTrent
>> e' oltre 10 anni che racconta sempre le stesse cose.
>
> Beh, Linux non è mica cambiato, i concetti del SL neanche e semmai è
> solo migliorato (come era previsto e come continuerà a fare...)

Yep!
e' questo quello che dico.
Ricordo l'intervento di Ciampa ad un incontro in cui disse
"Ragazzi! Quello che stiamo vedendo non e' una novita', OpenOffice
esiste da almeno 10 anni"

>> Lo dico cosi' perche' alcune volte credo che spesso non ci accorgiamo
>> di quello che siamo riusciti a fare in passato e di come ora sia piu'
>> vivo e necessiti di essere rinnovato.
>
> Guarda, obiettivamente, più di così è difficile chiedere ai soci che
> sono tutti volontari e che ci mettono l'anima ... alle volte con grande
> sacrificio di risorse (nervose) personali...

In generale parlavo di comunita' del software libero
e non dei soci del linuxtrent
Vedo che ci sono alcuni che, spesso, cadono nell'ottusita' e tornano
su concetti del software libero che sono validissimi principi ma che
devono trovare un modo diverso di essere raccontati.
A ConfSL c'e' stato un bellissimo intervento di Vincenzo D'Andrea
dal titolo "La fine del software libero?"
http://www.confsl.org/confsl12/abstracts/106.pdf
... anzi ... sarebbe da chiedere a Vincenzo di raccontarci la stessa
storia ad un incontro LinuxTrent :)

In pratica, se prima l'informatica era cosa per pochi, oggi, di fatto
e' cosa di tutti (e questo come comunita' lo abbiamo sempre detto).
Ma proprio perche' e' cosa di tutti dobbiamo capire come l'ICT
e' entrato nel quotidiano e di come il messaggio del software libero,
ma piu' in generale delle liberta' digitali, debba essere veicolato
altrimenti si rischia ancora di non essere capiti.

>> Sia chiara che questa mia ultima frase e' generica verso il movimento
>> e non in risposta a Marco o altre persone del thread.
>
> No è chiaro, tu sei fra quelli che hanno fatto tanto e che continuano a
> fare ma forse è vero che bisogna cambiare "marcia" in modo da essere
> più efficaci soprattutto ora ma io onestamente non saprei proprio come.
>
> Potremmo trovarci e provare a discuterne.

Partirei nel chiedere e Vincenzo D'Andrea di rifare la presentazione
fatta ad Ancona

> All ritrovo Trento-(Bolzano) al quale ha partecipato solo Trento (giuro,
> non parteciperò mai più ad una iniziativa simile...) Anne ci ha
> esortato a fare "pressing" e a vigilare sull'andamento della nuova
> legge: ha ragione, bisogna battere il ferro finché è caldo...

Concordo,
tra l'altro ora anche la modifica al CAD e' diventata una mossa
in piu', solo che, se nessuno fra pressing, diventa difficile.
E' chiaro che costa molta fatica, ma gia' il segnalare abusi puo'
essere un vantaggio per poi far arrivare il messaggio a chi
sa come procedere.

Grazie dello spunto
--
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