[Linuxtrent] Re: gNewSense

  • From: Flavio Visentin <THe_ZiPMaN@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 06 Nov 2006 18:31:39 +0100

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Lele Gaifax wrote:
> Certo, tutti noi l'abbiamo fatto, ma non per questo veniamo meno 
> all'agognare un mondo più giusto.

Ma nemmeno io non vengo meno all'agognare un mondo più giusto.
Semplicemente non condivido il modo con cui si "agogna" a tale mondo.

> Ma dall'utilizzarlo, al promuoverlo, corre una differenza assai evidente.

Si parlava di coerenza. Quindi se io per comodità uso Windows, pur
promovendo Linux, sono coerente?

>> Nulla di inconscio. Tutto perfettamente conscio. Gli estremi sono sempre
>> negativi proprio perché estremi.
> 
> Estremista! :-)

Sempre detto anch'io che sono estremista. :-)

> Ma è del tutto lecito che chiunque sia in grado, 
> possa, e riesca a mettere insieme un qualsiasivoglia agglomerato di 
> software libero che vada incontro a una qualsiasi esigenza.

E' indubbio e ci mancherebbe anche che non fosse così.

> È prova 
> provata che l'esistenza di una moltitudine di distribuzioni più o meno 
> diverse ha portato più benefici che altro.

Ni, per due motivi:
1) non si sa come sarebbe stato se invece di 300 distribuzioni ne
avessimo avute solo una ventina, non esendosi verificato tale caso e non
essendovi simulazioni affidabili di tale evento.
2) Salvo situazioni particolari come le distro di nicchia, è abbastanza
evidente come vi siano molte distribuzioni morte tra i vari fork che si
sono verificati fino ad oggi, e ogni fork che va a morire rappresenta
una sconfitta.

> o troveranno una loro nicchia di 
> utilizzatori-estremisti, che probabilmente contribuiranno 
> all'eco-sistema la loro fetta di annotazioni, bug, migliorie, oppure 
> rimarrà solo una riga in più nei già lunghi elenchi sui siti.

Nel primo caso probabilmente distrarranno risorse da altri progetti, ma
se avrà successo non potrò che constatare il mio errore di valutazione.
Nel secondo caso invece ci sarà stata una dispersione di energie che
avrà danneggiato, anche se in modo infinitesimale, tutto il mondo del
software libero, e la mia idea sarà stata confermata.

> Numerosi progetti non sarebbero mai nati né conosciuti, se il "prendi 
> qualcosa e fanne qualcos'altro di migliore [secondo il tuo metro di 
> misura]" suggerito dapprima dai Bitols(*) poi ripreso a fondamento 
> dell'etica free software, fosse stato bollato come "disperdere energie".

La differenza sta nell'innovazione. Ci sono stati gruppi musicali che
hanno fatto fortuna con qualche cover, ma se sono restati sulla breccia
è solo perché poi hanno avuto una propria produzione originale, hanno
fatto innovazione. Di tutti i fork di Debian, quelli che sono attivi e
che hanno avuto successo sono solo quelli che hanno fatto innovazione
(Ubuntu, Knoppix, Mepis, ecc.ecc.), tutti gli altri sono più o meno
caduti nel dimenticatoio.

Le premesse con cui nasce questa distro sono quelle di riproporre una
famosa canzone cambiando solo alcune parole perché sono reputate volgari.

A te forse piacerà di più, ma io non ci vedo alcuna innovazione.

- --
Flavio Visentin
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