[Linuxtrent] Re: La provincia girerà sotto XP

  • From: Ferdinando <zappagalattica@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Sun, 20 Apr 2003 12:34:52 +0200

* Sunday 20 April 2003, alle 10:42, Mario A. Santini scrive:
> Alle 00:28, domenica 20 aprile 2003, hai scritto:
> > >>>>> Mario A Santini l'ha dit:
> > E già lì è partire col piede sbagliato: la domanda giusta da farsi è
> > perché NON dovrebbe! Se c'è una sola argomentazione valida, sia,
> > altrimenti, di DEFAULT, si sceglie una piattaforma free, no?
> >
> 
> Questa è una visione un po' di parte, non trovi?
> Il perchè NON dovrebbe farlo, paradossalmente per noi, ha molte risposte 
> per la Provincia. A cominciare dalla conversione di tutta la 
> documentazione e le basi di dati attualmente esistenti, il che si 
> traduce in un costo per l'istituzione non indifferente.

Poi mi dovranno spiegare quanto costa e quali sono i dati "non
convertibili", senza contare che molta della documentazione o è
leggibile con Open Office o è tranquillamente abbandonabile, in quanto
costituita da documenti che non hanno bisogno di essere convertiti in
quanto copie a sé stanti, come circolari, semplici lettere ecc. ecc.
Nessuno poi dice di convertire _tutto_, spesso non serve neanche.

> Quello che intendo è che si tratta di una scelta politica e non tecnica.
> Con questo voglio dire che si devono trovare delle ragioni politiche 
> percui il Free Software non è semplicemente una alternativa per la 
> pubblica amministrazione ma, allo stato delle cose, rappresenti l'unica 
> scelta possibile.
> Queste argomentazioni sono le stesse che ha utilizzato il parlamentare 
> peruviano Villanuova per rispondere alla lettera di Microsoft Perù in 
> merito alla legge sul Free Software.

Capisco che "siamo dalla stessa parte", però una considerazione...
Il termine "politico-a" spesso (e non a torto) viene percepito con
un'accezione negativa, puzza d'intrigo, fregatura, strumentalizzazione,
posizione ideologica e quant'altro di negativo gli si voglia associare.
Spesso è obbligatorio considerare di usare il termine, vedi la
situazione dell'aborto o delle droghe leggere, in questi casi sono le
coscienze individuali che governano queste considerazioni e compito del
politico dovrebbe essere quello di salvaguardare i diritti di tutti
senza farsi irretire nell'ideologismo, religioso o politico.

Nel free software però _no_ è da un anno e mezzo circa che sento
associare troppe volte il termine "politica" a GNU/Linux, per me è
profondamente sbagliato ... figuriamoci che anche quel blocco di
granito di RMS spinge perché la politica crei una situazione dove non
vi siano monopoli a danno del software libero ma addirittura ritiene
"non corretto" adottare provvedimenti legislativi ad hoc.

> Nella sua risposta, Villanuova, non si limita a dire: il Free Software è
> fatto meglio percui prendiamo quello. Piuttosto spiega le ragioni
> politiche percui uno Stato può solo pretendere Free Software per la
> gestione dei propri dati.
>
> I tre principi sono i seguenti:
>
>  Libero accesso del cittadino alla pubblica informazione.
>  Permanenza dei dati pubblici.
>  Sicurezza dello Stato e dei cittadini.

questo mi sembra non abbia niente a che vedere con la politica.
Addirittura si potrebbe richiedere (noi cittadini) che le
amministrazioni di Stato ci forniscano le licenze dei prodotti da
utilizzare, visto che hanno un costo non indifferente.

Quindi la questione è puramente tecnica, _non_ politica (con il rischio
di pesanti strumentalizzazioni ...) stiamo peraltro parlando di
applicazioni piuttosto semplici. Io per primo ho criticato la
pesantezza di Open Office ma con l'andare del tempo, miglioramenti del
kernel, delle distribuzioni, del programma stesso ecc. ecc. adesso pure
sul mio Celeron 433 OO si avvia in una ventina di secondi ma poi è
pienamente utilizzabile, figuriamoci su un Pentium 2000 o equivalente
AMD. Per quanto riguarda applicazioni "serie" come basi di dati
importanti lì la "lotta" non è contro Microsoft perché non ha nessun
programma competitivo, ti devi rivolgere ad Oracle e piattaforme
proprietarie.

Poi anche il passaggio mica deve essere immediato e totale, un passo
alla volta, già risparmiare 2.500 € di Office non sarebbe male, pure su
piattaforma Windows e piano piano fare dei passi avanti, insomma, è
solamente una questione di scelte tecniche. Oltretutto poi con 4 e dico
4 computer completi con OS e Office ci sarebbero d'avanzo 10.000 € cioè
20.000.000 delle vecchie lire, dici che un programmatore serio non
riesce a scrivere codice per crearti una piattaforma ad hoc o un
programma per le conversioni più ostiche?

Ciao
Ferdinando
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