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  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Thu, 3 Sep 2015 08:31:00 +0200

Il 02/09/2015 09:25, Michele Bert ha scritto:


Il giorno 2 settembre 2015 09:03, Maurizio Napolitano
<napoogle@xxxxxxxxx <mailto:napoogle@xxxxxxxxx>> ha scritto:

Spero si arrivi a convergere verso degli standard e non con la
supremazia di un servizio


Una volta c'era un bello standard, che aveva google dalla sua parte, e
stava iniziando a giovarne in quanto a diffusione.

Il viceversa, G l'ha usato finchè era lo standard più diffuso, poi gli standard sono andati fuori mode, e si parla di servizi di qualcuno, invece.

Parlo di XMPP, di cui
mi piaceva parecchio l'idea di uno standard aperto, basandosi sul quale
chiunque poteva fornire un servizio, mantenentdo l'interoperabilità con
gli altri fornitori.

Ma va? Gli standard servono a quello, di solito.

Purtroppo non sono mai riuscito:
- a trovare un client decente (credo che ora ce ne siano)

Beh, se non ne trovi uno te lo scrivi, e se non ti piace come è gestita la parte server, ti scrivi pure quella. E i servers *si parlano tra di loro*.

- a dirottare i miei contatti su quel canale

Il bello è che se si usano gli standard, non serve convincere nessuno, perchè ognuno sceglie il servizio (che adotta lo standard aperto) che gli piace di più.

Il 'problema' di XMPP (e degli standard aperti) é proprio che non puoi costruire silo di utenti, perché é distribuito, chiunque può ospitare un server. E il business é nel silo, non nel resto. Telegram segue la stessa logica, sono solo un po' più furbi, lasciano libertà sul client, dove conta nulla (attrae solo più utenti).

rob


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