Il giorno 20 luglio 2013 08:50, <gdo@xxxxxxxxx> ha scritto: > Il 20/07/2013 07:27, matteo ruffoni ha scritto: > > in vista del nostro incontro inoltro un altro post dal blog di roberto > guido (madbob) che riflette sui motivi per la mancata effettuazione della > confsl 2013 > > http://madbob.wordpress.com/2013/07/14/ce-crisi/ > > ovviamente mi ritrovo nelle sue parole che ritengo possano anche essere > usate per cominciare una riflessione sulle modalità di promozione del SL > > saluti matteo > > > E' una analisi che sostanzialmente conferma le mie impressioni. > > Noto una differenza non trascurabile nelle nuove comunità che rispetto > alle precedenti (più tecniche) non riesce a distinguere facilmente il > software libero da quello gratuito e dai servizi offerti in rete. > su 1792 discussioni in lista wii libera la lavagna 601 riportano nello specifico la dicitura software libero, la consapevolizzazione degli utilizzatori è un percorso di formazione, non un discrimine. le ultime due iniziative a favore del SL della lista sono state l'adesione alla lettera di Davoli di protesta per il concorsone insegnanti, e una forte appoggio alla campagna per il rilascio in formato aperto della maschera di correzione test invalsi. Mi preme far notare inoltre che se si fossero stati insegnanti "ortodossi del SL" (esclusivi utilizzatori di SL, un po' come i vegani, ma non ne esistono in trentino) e qualcuno di loro avesse avuto il problema di non poter utilizzare software proprietario durante le prove di esame, in trentino lo avrebbe potuto fare utilizzando wiildos 3.0 in modalità live. (purtroppo in modalità live poichè con una lettera dall'unitn a firma di Marco Ronchetti, avevamo provato a convincere i tecnici PAT a installare su hd per parificare le possibilità) Se con il termine nuove comunità, nel mondo della scuola, ti riferisci a wii libera la lavagna o a porteapertesulweb non mi par proprio di poter condividere la tua perplessità. nel rispetto di tutti gli approcci possibili, la lista scuola di ILS, o l'esperienza del dossier scuola, liste come wii libera la lavagna o porteaperte sul web, o sodilinuxcts, e mi sembra di poter dire anche quella di cantaro dell'istituto majorana, esprimono soltanto un approccio più pratico e laico nel sostegno al software libero, non facendolo diventare un apparato ideologico. all'interno delle stesse communities sono ben presenti, posizioni più ortodosse, che se non travalicano in flame, sono ascoltate e considerate. > > Noto che tutte le discussioni sull'Open Data stanno in qualche modo > relegando il FLOSS a ruolo marginale in quanto si dice che se il dato è > aperto il modo con cui si gestisce (il software) non deve necessariamente > essere aperto (promessa da mercanti). > si questo anche secondo me è un problema sicuramente bene l'apertura dei dati e tutto quello che si sta facendo intorno agli opendata, ma dobbiamo agire con forza affinchè le stesse attenzioni siano rivolte al FLOSS. come tutti i cambiamenti anche le innovazioni tecnologiche devono essere accompagnate da diffusione nella società, pena il diventare saperi esoterici. gli opendata rappresentano una risorsaimportantissima per sviluppatori e programmatori ed in seconda battuta per gli utilizzatori non formati tecnologicamente, il FLOSS potrebbe essere un importante volano per aumentare la consapevolezza degli utilizzatori privati penso alle "migrazioni ad open/libreoffice" delle PA in trentino, la stessa cosa sta avvennendo lentamente anche nelle scuole (probabilmente ci sarà un accelerazione tra uno o due anni) ma a noi toccherebbe di sostenere pubblicamente queste migrazioni per favorire il formarsi di un brodo di cultura sociale sempre restando su open/libreoffice alcune delle difficoltà iniziali nella promozione, ancora prima di cominciare a sperimentarlo, sono il fatto che: "non lo utilizza nessuo queindi un motivo ci sarà..." poter far fronte a questo tipo di opposizione facendo riferimento all'adozione comunale (sostenuta dalla diffusione pubblica della notizia) sarebbe veramente imporatnte: "cara maestra "simapticamente conservatrice" il comune usa open/libreoffice e quindi se vuoi formare i tuoi bambini come bravi cittadinei devi di conseguenza...." > > L'avanzata dei modelli di business improntati al "Cloud" elimineranno > l'opportunità di scelta open/close source in quanto all'utente non > consegnano delle applicazioni da installare sui propri PC. > certo in questo campo la faccenda si complica un po' e la nostra "armata brancaleone" o "gioiosa maccina da guerra" si confornta con corazzate del bussiness, la difesa di alcuni standard aperti mi sembra assoluatmente imprescindibile, ma è vero che è un mondo in cui giochiamo in difesa. Non posso nemmeno qui in goni caso condividere l'idea che il cloud è male di per se e quindi è meglio non occuparsene, purtroppo convinzione passata anche durante la scrittura della legge 16 che così è nata "senza norme" a riguarda. Allora non ne avevo capito il motivo, se non collegandolo "all'anatema di Stallman", ovviamnete non discnosco in ogni caso il lavoro di quel gruppo di persone. mipare sia necessario che ci si rimetta al più presto al lavoro anche su questo settore, al momento lasciato un po' in "balia dei mercati" > > La P.A. si sta buttando a capofitto in questo modo di gestire i dati che > prevede l'appalto dei servizi ICT senza, io credo, garantirsi > sufficientemente l'accessibilità ai dati di base ed al modello di gestione > degli stessi, elemento essenziale per poter successivamente cambiare > potenzialmente fornitore (in un confronto concorrenziale). > > La legge prov. 16/2012 ha dato la possibilità che un rappresentante delle > associazioni che sostengono il FLOSS sia presente alle riunioni nelle quali > si discute del SINET, che costituisce l'ossatura di tutti i servizi ICT > della nostra Provincia e di gran parte delle PAL. > Il ruolo dei rappresentanti delle associazioni degli utenti, della ricerca > e dei sostenitori del FLOSS è quello di partecipare alle discussioni allo > scopo di sostenere il punto di vista dei gruppi che rappresentano, > orientati al raggiungimento degli obbiettivi indicati dalla legge. > > Pare a tutti evidente che il SINET non è nata solo per applicare il FLOSS > all'ICT provinciale, ma se è prevista questa presenza è certo per > influenzare gli orientamenti di cooperazione che in quella sede si stanno > discutendo. > > Dico orientamenti in quanto le scelte sono comunque di competenza dei > singoli Enti che partecipano al Comitato SINET ma sono autonomi. Certo è > che l'Esecutivo provinciale ha il dovere di consultare il parere del > Comitato prima di decidere; parere che non sarà necessariamente unanime. > > Su questi presupposti sto agendo in seno al Comitato cercando di > influenzare le scelte nella direzione auspicata, che posso immaginare non > saranno tutto quanto la maggioranza dei soci Linuxtrent vorrebbe, ma > probabilmente più di quanto si potrebbe ottenere abbandonando il campo. > sono assolutamente d'accordo > > Ciò non toglie che le associazioni FLOSS, Linutrent compreso, possano > contestare l'operato degli Enti che partecipano al SINET, che ricordo, è un > comitato permanente per garantire il carattere cooperativo di tutti i > soggetti aderenti al sistema (Provincia, Comunità di Valle, Comuni ed Enti > strumentali del Trentino). > sono assolutamente d'accordo ciao matteo > > Guido Brugnara > > > > > Il giorno 15 luglio 2013 08:56, matteo ruffoni <mattruffoni@xxxxxxxxx> ha > scritto: > >> 1 il rappresentante del LT al comitato sinet è Guido, perché lo abbiamo >> scelto in base alle disponibilità date acsuo tempo, non ha senso nei >> confronti delle istituzioni proporre cambiamenti di sorta. Mi fa anche >> piacere che al comitato ci vada Roberto. >> >> 2 ogni socio linuxtrent può dare vita a qualsivoglia iniziativa che sia a >> favore e promuova l'utilizzo del Software Libero e dei Dati Aperti, è, >> ovviamente, gradita l'informazione (tecnicamente è una notifica) a tutti >> gli altri soci. >> >> 3 il Linuxtrent si impegna, nella forme nei modi che ritiene opportuni, a >> sostenere pubblicamente le iniziative di cui sopra >> >> 4 il linuxtrent non è un organismo né partitico né istituzionale, si >> propone però di essere una delle voci autorevoli presso le istituzioni i >> partiti le organizzazioni di categoria del movimento favorevole >> all'adozione del SL e dei Dati Aperti, aderendo, nei limiti delle risorse >> umame disponibili, a qualsiasi dibattito pubblico e/o conferenza e/o >> commissione >> >> Ciao matteo >> > > >