[Linuxtrent] Re: attacco informatico: cosa non dicono i giornali
- From: "Marco Ciampa" <dmarc-noreply@xxxxxxxxxxxxx> (Redacted sender "ciampix" for DMARC)
- To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
- Date: Sun, 14 May 2017 23:06:57 +0200
On Sun, May 14, 2017 at 08:31:28PM +0200, Diego Maniacco wrote:
Ciao a tutti.
Tra le varie cose che ho letto vi è una considerazione che mi fa
riflettere.
È stato detto "Linux non viene (quasi) attaccato perchè è meno diffuso".
E chi lo dice che è meno diffuso? GNU/Linux è il SO più diffuso al mondo.
Da qui si passa a dire che Linux (per questo motivo) è più sicuro.
Non è questa la ragione per cui è più sicuro. In poche parole (il
discorso è complesso) il codice libero è _statisticamente_ (quindi non
assolutamente) più sicuro.
Tutti i software hanno difetti.
I virus svruttano difetti del software.
Il difetto non risolto viene chiamato "0 day"
https://it.wikipedia.org/wiki/0-day
Se il software è libero il codice del software è pubblico.
Se è pubblico il codice _tutti_ possono vederlo e studiarlo (non solo i
cracker) e quindi i difetti vengono scoperti subito e risolti
(
https://it.wikipedia.org/wiki/Legge_di_Linus:
«Dato un numero sufficiente di occhi, tutti i bug vengono a galla»)
Conclusione: i virus hanno grosse difficoltà ad attaccare il codice libero.
A me pare un ragionamento debole e sbagliato e mi domando: se Linux fosse
molto diffuso anche a livello di desktop sarebbe sottoposto a maggiori
attacchi? resisterebbe maggiormente?
Lo è già quindi non c'è bisogno di prove.
--
Marco Ciampa
I know a joke about UDP, but you might not get it.
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