On Sunday 12 January 2003 18:57, Filippo Santovito wrote: > [...] la vittima dell'intrusione puo magari far causa alla Software > House che ha rilasciato il programma bacato e farsi pagare una penale di > x volte il valore della licenza pagata? Bravo, così ogni volta che qualcuno "buca" un server web che gira su Linux+Apache avremo un bel processo a carico di: Linus e tutti i partecipanti alla mailing list del kernel, RMS perché ha scritto il compilatore, qualche dozzina di sviluppatori della distro ecc. ecc.; salvo poi scoprire che l'amministratore era un incapace ed era indietro di due anni con le patch. E poi non credo che sia concepibile una penale "x volte il valore della licenza": vengono pagati i danni subìti. L'ingegneria del software allo stato attuale non è in grado di garantire che un programma sia privo di buchi. Certo c'è modo e modo di convivere con questo problema, ma il reo è pur sempre l'hacker (in senso malvagio) e non il produttore del software. -- Ciao, Flavio Stanchina Trento - Italy Information is not knowledge. Knowledge is not wisdom. Wisdom is not truth. Truth is not beauty. Beauty is not love. Love is not music. Music is the best. -- Frank Zappa -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con SOGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx