2008/5/18 Flavio Stanchina <flavio@xxxxxxxxxxxxx>: .......... > I brevetti sul software sono un altro paio di maniche, ma in questo caso > non c'entrano. > > -- > Ciao, Flavio I brevetti servono per difendere un'idea (in termini di sfruttamento) e questo mi pare sbagliato a prescindere se sia o no software e questo come mio personalissimo modo di vedere. Molto probabilmente senza brevetti non esisterebbe questa economia. Mi sono però posto una domanda e non mi sono ancora dato una risposta: prima dell'uso dello sfruttamento economico dei brevetti ( diciamo 2 o 3 cento anni fa) mi pare che vi fosse un'economia e che questa era basata sul saper fare e sul sapere. Un ingegnere, un pittore, un musico veniva pagato per il suo sapere. Un calzolaio, un contadino, un carpentiere e un muratore veniva pagato per il suo saper fare. Nessuno veniva pagato per le sue idee. Cerco ovviamente di sintetizzare, non prendete alla lettera le parole ma il senso del contesto. Proseguendo nel ragionamento vi fu forse una celebre deviazione a questo modo di vedere che nacque con Leonardo Da Vinci. Lui sapeva e sapeva fare. Ma era anche un uomo fuori dal comune. Se avessimo dovuto pagare a lui i diritti per le sue idee, probabilmente guardandoci attorno vi sarebbe ancora il suo marchio su molte cose che utilizziamo ancora oggi. Ripeto, per me i brevetti sono sbagliati in quanto producono economie basate sullo sfruttamento e non sulla capacità. Eugenio -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx