[Linuxtrent] Re: FUD sui CMS opensource

  • From: Antonio Galea <antonio.galea@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Thu, 10 Feb 2011 08:03:25 +0100

2011/2/10 Marco Ciampa <ciampix@xxxxxxxxx>:
>
> Quello che vedo io è che stanno cercando di vendere un prodotto, il
> loro, e non possono essere obiettivi altrimenti nessuno lo comprerebbe
> perché ha solo svantaggi per l'utente... _devono_ essere di parte!

Sono d'accordissimo che cercano di vendere e fanno un
discorso di parte. Quello che dico è che mettono il dito in
problemi reali - problemi che diversi clienti miei hanno
segnalato più volte. Naturalmente, offrono risposte che li
favoriscano.

Poi, se al cliente gli dici che ha avuto brutte esperienze
con il software libero XXX perché è lui che è un pirla e
non è capace di orientarsi, secondo me ci lavorerai poco ;-)

> il SW _non_ è un prodotto concorrenziale, lo stabilisce anche una
> sentenza, non è un prodotto.
> È una LICENZA.

Non mi devi convincere, sono sulla stessa linea anche io.

> Scusa Antonio ma qui il dogma non centra nulla. Una licenza è un
> CONTRATTO e sui contratti _non_ si scherza, altro che dogma...

Non sto scherzando: ripeto che i tre problemi segnalati da questi
tizi esistono, e mentre io e te stiamo qui a dirci cose su cui siamo
già d'accordo, aziende come questa se ne possono approfittare.

> Ve lo immaginate se un assicuratore nel momento in cui doveste
> obiettare i termini del contratto di assicurazione vi dicesse che siete
> dei "fanatici" della legalità e che è un "dogma" quello di voler avere
> dei diritti? Il diritto per esempio di cambiare agente o agenzia senza
> rimetterci?

Esempio bellissimo e calzante. Ora, se solo mi fosse riuscito di fare
ragionare un po' di clienti a questo modo, sarei davvero più felice.
Sto parlando di un mondo in cui la gente vuole AutoCAD a tutti i costi
e lo usa craccato perché tanto lo fanno tutti. Per questi clienti, opensource
e freesoftware hanno l'unico fascino di essere gratis - il resto è fuori dal
loro interesse.

In conclusione, invece di indignarci perché qualcuno sfrutta per il suo
interesse le debolezze di certi progetti e del modo in cui vengono usati,
secondo me dovremmo diffondere sempre di più messaggi come il tuo
ultimo esempio - che sono chiari e comprensibili a tutti.

Se poi ci riuscisse di usare l'esempio delle licenze del software libero
per diffondere la cultura della condivisione e della legalità, di cui in questo
paese c'è un disperato bisogno, sarei felicissimo.

Antonio
--
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