Il 16:17, venerdì 2 novembre 2001, hai scritto: > Quoting Diaolin <diaolin@xxxxxxxxxxx>: > Compito dell\'insegnante, non e` quello di spiegare un > libro, ma quello di insegnare una materia secondo un > determinato programma. Questo non e' un insegnante, questo e' un ingegnere al quale e' stato assegnato il compito di fare il tale progetto. > > Ora. Il problema sta nel fatto che il programma da > insegnare spesso e` carente, fossilizzato, povero > rispetto alla realta` dell\'oggi. E quindi lo manteniamo cosi e diamo la colpa allo stato. > Se occorre introdurre argomenti nuovi questo e` compito > degli organi che stanno al di sopra del\'insegnante, il > quale puo` a suo rischio e pericolo uscire dal seminato. Vedi sopra. > Siccome quando si parla di rischi sono in pochi ad avere > il fegato per assumerseli, allora la gran massa si > limita a sottolavorare. Non si tratta di assumersi rischi ma di avere argomenti ! > > E perche` mai dovrebbe rendere interessante la lezione, > mica sta vendendo corsi di istruzione, sta svolgendo un > compito ben preciso. Mi sfugge la differenza, che vuoi sono un pochino prevenuto! > Accattivarsi l\'attenzione degli alunni con alcuni > stratagemmi come rendere interessante una lezione, puo` > essere uno stile personale. Ma uno non deve solo accattivarsi l'attenzione ma rendere accattivante l'argomento che e' ben diverso, altrimenti vado bene anch'io a raccontar barzellette. > La cosa principale e` che l\'insegnante sia veramente > preparato nella materia che insegna e che possa lavorare > anche su argomenti di interesse e recenti. Punctum dolens, non si tratta solo di questo, insegnare non e' direttamente proporzionale a sapere. > > Certo, puo` tentare di fare lavaggi del cervello > entrando in classe con l\'Unita` sotto il braccio e > parlando degli eroici proletari che si rivoltano contro > la meschinita` della piccola media borghesia. Non sono mai arrivato al punto di ritenere le persone che insegnano ad un cosi basso livello mental-propagandistico. Poi non capisco come mai venga sempre presa in considerazione questa visione piccola della cultura che si limita a trasmettere solo dati preimpostati. E poi cosa vuol dire questo discorso????? La differenza tra il subire un programma e vivere un programma di istruzione sta nel portare avanti le proprie idee politiche forse????? Mah, speravo che ci fossero piu' carte da giocare per uno che si ritiene in grado di insegnare. > Cio` che intendo e` che la scuola ha dei grossi limiti, > derivanti da una struttura burocratica ed una ragnatela > di interessi che impediscono di fatto l\'avere degli > ottimi risultati. Ma non continuiamo su questa strada per favore, facciamo costantemente degli assunti che hanno come risultato solo il decadimento del ruolo dell'insegnante. Possibile che non ci sia il metodo per rendere il tutto piu' interessante? Bisogna fare una legge che spieghi per filo e per segno tutto quanto? Non so, forse sono io che mi sto rimbecillendo ma vedo le cose in maniera nettamente opposta. > E chi ha detto che deve farlo, se dici questo vuol dire > che sei d\'accordo con me! > Anche io, infatti, sostengo che l\'insegnante non si > dovrebbe dedicare anima e corpo alla scuola ed ai suoi > alunni per avere dei risultati, ma semplicemente > dovrebbe svolgere il proprio lavoro, o meglio essere > messo in grado di farlo. Basterebbe forse un pizzico di volonta'????? Che so, un pizzicherello..... > > Ma come! Prima mi scrivi giu` tutte quelle righe di > protesta e poi condividi il cuore delle mie > affermazioni? Esatto condivido il cuore ma non il metodo. Tutti viviamo con il cuore i nostri ideali ma utilizziamo metodi che non sono coerenti. Non si puo' sentire nel cuore un desiderio e fare esattamente l'opposto. Ma forse in tanti case cio' e' molto comodo. Portiamo avanti una battaglia di pensiero che cade nel momento in cui gli ideali vanno in conflitto con i propri interessi personali. Ciao, Diaolin tristissimo -- Ho visto una talmente brutta che se la uso come spaventapasseri gli uccelli mi riportano anche il raccolto dell'anno scorso. -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con SOGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxxxxxx