[Linuxtrent] Re: articolo del "corriere del trentino" riguardo PA e Software Libero (aka effetti legge 16 2012)

  • From: matteo ruffoni <mattruffoni@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Thu, 9 Aug 2012 23:19:49 +0200

ehilà anche bettotti è con noi, l'invincibile armada


Il 09 agosto 2012 21:40, Maurizio Napolitano <napoogle@xxxxxxxxx> ha scritto:
> LA PA. TDEL FUTURO
> Software libero, la scommessa che va giocata
>
> di GIOVANNI STRAFFELINI
>
> Fino a qualche tempo fa il cosiddetto «software libero» - come il
> sistema operativo Linux - era visto con un certo sospetto: una cosa da
> eccentrici appassionati del computer, poco adatto per chi invece ha
> bisogno di programmi semplici e concreti per il lavoro di tutti i
> giorni. Ora le cose sono cambiate, come dimostrato dalla recente
> approvazione del disegno di legge provinciale sul software libero.
> Il dirigente provinciale Sergio Bertotti ha illustrato, in
> un'intervista al Corriere dei Trentino, la «grande sfida» che toccherà
> nei prossimi cinque anni gli enti pubblici, chiamati ad adottare un
> nuovo tipo di software, quindi nuovi programmi informatici per le loro
> attività. L'impegno non mancherà: nell'adattamento e personalizzazione
> dei programmi (che in alcuni casi sono di nicchia, perciò difficili da
> trovare pronti all'uso), nel recupero dei dati storici archiviati con
> i programmi precedenti, nella verifica delle compatibilità tra le
> diverse amministrazioni. Per non dire della necessità di preparare gli
> utenti all'uso di nuove procedure e di approntare corsi informatici ad
> hoc.
> A tutto ciò si aggiunge anche la naturale barriera psicologica verso
> il cambiamento. Quando si padroneggia bene uno strumento di lavoro è
> difficile abbandonarlo per affrontare la fatica e le incognite - di
> imparare a usarne uno nuovo, che magari sulle prime dà più problemi
> che benefici.
> La «sfida» dunque c'è, ma il bilancio costi-benefici è senz'altro a
> favore dei benefici. Innanzi tutto, imparare i nuovi programmi non
> sarà così difficile come può sembrare in prima battuta; una volta
> superata l'iniziale barriera psicologica, poi, la maggiore libertà di
> uso e di adattamento dei programmi alle proprie esigenze porterà
> vantaggi concreti e anche una notevole soddisfazione. Ci sono inoltre
> i vantaggi «tecnici», dati soprattutto dall'elevata flessibilità nella
> gestione dei dati storici, come ben ricordato da Bertotti. quello
> lasciato per ultimo i vantaggi economici - assai importanti in questi
> tempi di «spending review» - dati dal risparmio sull'acquisto delle
> licenze; saranno risparmi sul medio-lungo periodo, difficili
> naturalmente da quantificare visto che ci sono anche altri costi,
> determinati pure da come la sfida sarà affrontata e vinta.
> A ben guardare la scommessa del software libero assomiglia molto alle
> tante prove che abbiamo davanti in questo periodo di crisi e
> cambiamenti: il successo sarà possibile solo se saremo disposti a
> metterci in gioco con coraggio e determinazione.
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