[Linuxtrent] Re: Software libero: alternativo anche nel cloud

  • From: matteo ruffoni <mattruffoni@xxxxxxxxx>
  • To: "linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx" <linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Tue, 19 Aug 2014 08:55:14 +0200

>
> Io oramai con Trentino (e anche con Italia) non insisto più, e difatti gli
> altri paesi lo stanno acquistando e utilizzando senza maggiori problemi
>
> Il prodotto è nato 6 anni fa, grazie alla collaborazione di un gruppo di
> sviluppatori di Barcellona e di Trento, ma per la PA Italiana conta di più
> google a mio parere...
>
> In Provincia e PA in generale (locale) lo abbiamo presentato 4 volte, ma
> senza riscontri importanti...Invece alcuni privati qui lo stanno studiando
> per iniziare ad implementarlo appena possibile...
>
> Vedremo...
>
> Saluti
>
>
>
premesso che non sono uno dei più "accerrimi" nemici di google e visto che
si parla di PAT avrei un paio di cose da dire (come sempre non allineate):

la prima riguarda la legge 16 nella quale non è stato messo nessun
riferimento alla cloud, cosa che si sarebbe potuto provare a fare, ma non è
stato fatto allora, ora è un po' più complicato (mai sentito parlare di
treni che passano e vanno?), ma nulla ci vieta di riprovarci.
Quale legge o normativa dobbiamo proporre?
A me sembrerebbe che il problema sia: dove sono i dati, e che quindi
andrebbe proposta una legge che "obblighi" le PA ad avere i dati sul
territorio provinciale-nazionale-euopeo, in modo che siano poi sottoposti
alla legge sulla privacy provinciale-nazionale-europea.

Non mi stracci le vesti nemmeno sulla privacy, ma mi sembra che questa
dovrebbe essere la strada corretta, magari facendola precedere da qualche
iniziativa pubblica che porti l'attenzione della parte di società civile
più sensibile sul problema;

la seconda è l'utilizzo dell GoogleApps nelle scuole, elementari, medie e
superiori, università escluse, e qui viene un punto a favore di google ma
anche una possibilità per le open-cloud.

Sono assolutamente convinto della necessità di strumenti che permettano di
produrre "sapere in collaborazione" e quindi sono sempre attento ai
programmi, ed alle suite, di scrittura contemporanea e di condivisione.
La mia ricerca è continua, come dimostrano gli innumerevoli interventi in
lista wiildos,  a riguardo degli esperimenti didattici con webodf.js, con
owncloud, con abiword e google apps, nella mia ex-scuola ho installato
owncloud (innanzitutto come sostituto di ActiveDirectory, lo so che non è
la stessa cosa, ma offre in modo più consapevole l'unico servizio veramente
usato in una scuola: il file server) che oltretutto è veramente simile ad
un altro software di condivisone tablet-pc-LIM che ho visto in funziona
l'anno scorso a Bolzano, sponsorizzato da Telecom ;-).

Ritengo inoltre che per come le scuole sono collegate alla rete, non sono
tantissime quelle che hanno banda sufficiente, gli strumenti cloud che
permettano di interfacciarsi in locale e sul web dai server della scuola
hanno dei vantaggi al momento, e quindi andrebbe colta l'occasione. Spesso,
appunto per la mancanza di banda, l'utilizzo degli strumenti google in
contemporanea tra più studenti ha dei problemi, e forse crea traffico
inutile, quindi un app-server in molte scuole sarebbe il benvenuto.

Certo poi se invece si vuole fare un confronto tra Google apps e resto del
mondo senza condizioni al contorno le Google apps godono di alcuni
vantaggi: sono conosciute e pubblicizzate, funzionano bene e offrono
servizi integrati di buona qualità, hanno una curva di apprendimento
ragionevolmente veloce, ti mettono a disposizione strumenti edu in modo
facile come geogebra e classroom, che non ho ancora avuto modo di provare.

Google apps (gratuitamente per una scuola) di fatto offre una piattaforma
che riesce a sostituire, almeno per quello che ho visto in questi anni,
praticamente tutti gli strumenti didattici in uso: moodle, avac,
ActiveDirectory (nel senso che dicevo sopra), la suite da uffico, la mail e
forum...

Se un preside, e purtroppo in trentino questo tipo di decisione spetta alla
PAT poichè i presidi sono meno autonomi, prende la decisione di utilizzare
nella suola le Google Apps si risolve in un colpo solo una "valanga di
rogne" , e siccome lo fa gratis, non ne ne deve nemmmeno rispondere in
futuro.

ciao matteo




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