[Linuxtrent] Re: YouTube consegnerà i dati di decine di milioni di utenti

  • From: Mario <alexmario@xxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 7 Jul 2008 18:44:45 +0200

Quoting Eugenio <eugenio.adami@xxxxxxxxx>:

> Allora, visto che non ho approfondito l'argomento ma sento se la
> cosa
> "mi suona bene" ho tirato in ballo:
> http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=7860
>

Mi dispiace che tu non voglia approfondire l'argomento parlando delle
tue ragioni.
 
> dove si dice che I dati di tutti gli utenti che hanno visto filmati
> su
> YouTube saranno rivelati a Viacom e lo ha deciso un tribunale
> americano: la privacy passa in secondo piano a scapito del diritto
> d'autore.
> La mia opinione è che NON E' GIUSTO che la privacy passa in secondo
> piano a scapito del diritto d'autore.
> Probabilmente mi sbaglio ma non ritengo dover spiegare qualcosa
> d'altro oltre a questo. A me non servono altre argomentazioni per
> capire la giustezza di questa cosa. Altre argomentazioni o il
> tentativo di trovarne hanno generato un thread che sta degenerando
> in
> flame.
> 
> A me sta invece a cuore capire se siamo d'accordo con la frase del
> titolo dell'url che ho postato.
>
 
Sul titolo c'è poco da concordare, si parla della decisione presa da un
giudice.

Casomai c'è da discutere sul fatto che viene difeso un codice sorgente,
ovvero un diritto di copyright, di Google contro un altro diritto di
copyright.

Non concordo con la frase dell'articolo che dice che questo vale milioni
di dollari, magari è una citazione e in questo caso non sono d'accordo
con la citazione.

La ragione è che il segreto di Google è la capacità di adattare gli
indici di ricerca agli utenti man mano che essi evolvono.

Quindi il vero asso nella manica non è tanto il codice, che può certo
aiutare lo sviluppo di motori dalle performance e funzionalità simili
(come assumere i programmatori che ci lavorano), quanto nel team di
architettura.

Credo che il problema sia duplice :

prima di tutto viene fatto passare il concetto che Google è proprietaria
dei dati personali degli utenti (e questo credo che sia molto grave).

In secondo luogo si stabilisce che un privato può accedere ad
informazioni protette qualora un suo diritto venga violato (e questo
suona un po' da far west dove vince il più forte).
Diverso è se il giudice avesse chiesto a Google di fornire l'accesso
alle forze dell'ordine per appurare se ci siano state delle violazioni
alla legge e se si in quale modo e di quale entità.

La differenza è notevole, perché se un privato accede a quelle
informaizoni può infischiarsene delle leggi e decidere cosa è giusto e
cosa è sbagliato mettendo alle corde tanti utenti che magari non hanno
fatto nulla di male, per la sola ragione che dispone dei loro dati.




-- 
Ciao,
  Mario.


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