[Linuxtrent] Re: Linux solo per esperti? era Re: 2.6.4 moduli e info

  • From: Filippo Dal Bosco - <fdal@xxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Thu, 8 Apr 2004 17:33:36 +0200

* Roberto A. Foglietta <roberto.foglietta@xxxxxx> [080404, 15:12]:
>  In effetti molte persone che ottengono la patente di fatto non 
> conoscono le norme basilari del codice della strada, 
ad esempio come si svolta a sinistra in un incrocio.
Credo che lo sappiano fare si e no uno per mille dei patentati.



figuriamoci se gli 
> interssa la termodinamica del motore a scoppio. Io non giudico, osservo 
> e ciò che osservo è conforme a questa descrizione.
> 
>  Altrimenti gli appelli contro le alte velocità, le cinture di 
> sicurezza, la guida in stato di ebbrezza e il rispetto della distanza di 
> sicurezza sarebbe superflui.
> 
> 
> >
> >    Roberto> Aneddoto: chiesi
> >    Roberto> all'insegnante perchè non aveva preso piede il cambio
> >    Roberto> automatico in europa e lui, da parte, mi disse che in
> >    Roberto> cuor suo sperava che non prendesse mai piede perchè
> >    Roberto> significherebbe la chiusura delle scuole
> >    Roberto> guida.
> >
> >Ma figurarsi, probabilmente era un infiltrato M$: scorgo il loro
> >tipico atteggiarsi al problema della complessità di un qualunque
> >sistema, facendo finta che le difficoltà siano in generale isolabili
> >in una piccola inezia là in fondo, che sia l'installer, che sia il
> >dover cambiar marcia!  Fosse vero, gli americani sarebbero dei
> >fuoriclasse, non è così?-|
> 
>  Potrebbe anche essere che il numero dei fuoriclasse in qualsiasi 
> campo/disciplina non dipenda dalle condizioni mentali/materiali del 
> popolo. Cioè paradossalmente è molto probabile che gli autori (ad 
> esempio) di libri non siano MOLTI più che in passato (percentualmente) 
> ma semplicemente c'è molta più manovalanza al servizio dell'industria.
> 
>  Se la gente smettesse di leggere ma non di saper leggere (cosa 
> diversa!) probabilmente ci sarebbe molti più buoni libri (in 
> percentuale) che non oggi. Non è infatti un segreto che un prodotto/tema 
> che sia di "massa" deve necessariamente avere qualità relativamente 
> molto bassa al meglio producibile se vuole sfondare ed essere di massa.
> 
>  Nemmeno tanto straordinariamente si è scoperto che persone molto 
> dotate intelettualmente non trovano grande beneficio nel frequentare le 
> scuole "normali" se non per un primissimo periodo (scoperta degli altri).
>  Molto banalmente qualsiasi insegnante può osservare che i "secchioni" 
> o si isolano socialmente e procedono per la loro strada culturalmente 
> oppure si intergrano socialmente e il loro sviluppo culturale rallenta 
> di conseguenza.
> 
>  Dal mio punto di vista il sistema "latino" della scolarizzazione ha 
> portato una falsa cultura nella popolazione fornendo la presunzione di 
> strumenti intelettuali anche complessi a persone che comunque, anche 
> quando sono in buona fede (perchè il fatto che uno ci marci a fare lo 
> gnorri è ben altro paio di maniche), riescono ad usarli appena se non 
> male. Con il vantaggio però che una diffusione su vasta scala della 
> cultura evita certe problematiche sociali che si riscontrano molto 
> frequentemente, invece, nella cultura anglosassone.
> 
>  D'altro canto la società anglossassone, in particolare quella del 
> sud-centro inghilterra è strutturata su livelli piuttosto netti e 
> nemmeno tanto delineati dove il cuscinetto di transizione è sottile.
>  L'elevazione culturale e quella economica procedono di quasi pari 
> passo a patto che vi sia una certo adeguamento ai valori di praticità di 
> quel tipo di società che è di estrazione protestante in cui la miseria 
> è, contrariamente a quella cattolica, segno di lontanzanza da Dio 
> piuttosto che di santità. God bless America suona come Dio porti 
> prosperità all'America nella testa di un anglosassone.
> 
>  Ora questo cosa centra con linux-GNU/linux? Ad esempio l'uso di Linux 
> in un contesto anglossassone (per quel che ho visto) è visto come:
> 
> - nerds asociale e pericoloso
> - elittario di ricerca che se finanziato da pubblici fondi meglio 
> sarebbe se si usasse BSD perchè anche le società private pagano le tasse 
> e dobbono poter usufruire "liberamente" della ricerca pubblica (nota il 
> termine liberamente è messo fra apici perchè non è detto che la libertà 
> in senso freedom e la libertà di trarre profitto vadano poi di così pari 
> passo)
>  - server side di alto livello me ne frego della licenza TCO first of all
> 
>  Tutto il resto fa massa, cioè fa Microsoft rispettabilissima azienda 
> la cui fortuna denota l'amore di Dio per il suo conduttore per altro uno 
> dei più generosi filantropi del nostro secolo (God bless Microsoft).
> 
>  In una società in cui essere/diventare ricchi significa guadagnare 
> prestigio una cultura/licenza come quella proposta dalla GNU viene vista 
> come una rivoluzione contro il sistema di valori sociali.
> 
>  Perciò ciò che tu chiami libertà, cultura e valore aggiunto hanno un 
> significato leggermente differente al cambiare del contesto culturale. 
> Puoi anche dire che gli "altri" sbagliano ma è come il matematico che 
> traccia un recinto intorno a se e definisce se stesso punto esterno al 
> recinto!
> 
>  Per concludere:
> 
>  - massificazione della distribuzione
> 
>  e
> 
>  - anglosassosizzazione del mondo occidentale
> 
>  sono due fattori che portano ad una conseguenza precisa:
> 
>  - o linux (sorry) va incontro ad una mercificazione alla MacOs X o 
> alal Lindows puntando su un allargamento alle masse delle prestazioni 
> tipiche delle WS UNIX ma con tutti i benefit di semplicità di quelle 
> Microsoft (cosa che è stata stimata da Mandrake e SuSE-Novell)
> 
>  - oppure di rimanere di nicchia e rischia la scomparsa (cosa che è 
> stata stimata da RedHat Inc. e probabilmente anche da SUN visto gli 
> ultimi accordi con la casa di Redmond)
> 
>  La seconda ipotesi ha due fattori che ne aumentano/diminuiscono la 
> probabilità:
> 
>  - strumenti legislativi come i brevetti software
> 
>  e
> 
>  - massa critica di sviluppatori relativamente alla base di utilizzatori
> 
>  Il sistema di sviluppo a bazaar con relativo processo di selezione 
> darwiniano del software richiede molti più sviluppatori e tempo che non 
> un processo di sviluppo a cattedrale, che però ha altri evidenti 
> diffetti. "In medio stat virtus" dicevano i romani. Si fa preso a tirare 
> le somme che i progetti GPL "fuoriclasse" sono figli di singole persone 
> o libere evoluzioni di progetti proprietari, certo con l'aiuto e il 
> supporto della comunità (nel contesto delle killer applications):
> 
>  - gcc / Emacs        Ritchard Stallman
>  - linux      Linus Torwarlds
>  - KDE / Qt   k-company
>  - OpenOffice Star Division
>  - Mozilla prj        Netscape Corp.
> 
>  Se vuoi un'interpretazione (pessimistica) termodinamica del processo 
> di sviluppo di successo è che la GPL ha trovato la strada, non per 
> portare una reale diffusione della cultura o della libertà (perchè la 
> legislazione, il mercato e la società di massa dimostrano ampiamente di 
> non avere molto a cuore queste caratteristiche), ma per stabilire un 
> sistema MOLTO valido di autoregolazione del processo di sviluppo basato 
> su 3 fattori:
> 
>  - apertura dei codici/compilatori/manuali a tutti significa 
> individuazione dei fuoriclasse in fatto di server managment o di 
> software developing (cosa che la scuola/università non è in grado di 
> fare in maniera altrettanto efficiente come chi sa bene chi ha assunto 
> un neolaureato)
> 
>  - sistema di bug tracking/solving molto efficiente con versioning 
> molto veloce (velocità e risposta al feedback negativo, mi riferisco 
> alla teoria del controllo di sistemi mediante funzioni di trasferimento 
> differenziali a ciclo chiuso)
> 
>  - selezione darwiniana piuttosto che sui singoli progetti sulle 
> singole features (un progetto chiuso o prospera o muore, un progetto 
> aperto evolve e solo le sue features prosperano o muoiono)
> 
>  So che questo punto di vista ti fa vomitare... sfortunatamente lascia 
> me completamente impassibile. Per me un modello GIUSTO è quello che 
> funziona, cioè è un modello in grado di spiegare e di prevedere gli 
> avvenimenti e quindi di indicare la rotta da seguire.
> 
>  Penso che linux arriverà alle masse, lo credo, lo spero, ma sono 
> altrettanto sicuro che GNU/Linux rimmarrà un fenomeno relativamente di 
> nicchia o d'elite se preferisci. D'altronde se Dio avesse voluto 
> diversamente avrebbe fatto sì che GNU/Hurd avvesse un successo 
> travolgente (notare la spessa ironia!)
> 
>  Ciao,
> -- 
> Roberto A. Foglietta
> Analista Programmatore GNU/Linux
> SAD Trasporto Locale S.p.a.
> Corso Italia 13/N
> I 39100 BOLZANO
> 
> Tel.    +390471450261
> Fax     +390471450253
> -- 
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> 

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Filippo
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