[Linuxtrent] Re: OSS/FS

  • From: Daniele Gubert <dtm@xxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Fri, 18 Oct 2002 08:38:46 +0200

Riprovo: il *vero* software libero per *lele* è una visione del mondo, è una religione e quindi nessuna ratio umana potrà scalfirne i fondamenti.

Ogni critica è inutile, ogni altra motivazione è inconsistente di fronte all'assoluto.

Viva la libertà, viva il software libero ;)

+ Dire che il software libero è gratuito è ambiguo, perché lo è in parte, non includendo il supporto che può essere indispensabile e venduto molto caro. Quando si acquista un software commerciale, spesso una forma limitata di documentazione, supporto, controllo di qualità e garanzia sono inclusi nel prezzo. Il "free software" può diventare uno specchietto per le allodole, e molti ne abusano.

+ Dire che il software è libero quando c'è una licenza che ne regolamenta e limita l'uso
è ipocrita, confermo a costo di perdere la salvezza eterna. Si dovrebbe semmai parlare di libertà condizionata, o così o pomì.


+ Dire che il movimento del software libero (o l'informatica solidale) nascono in un momento storicamente determinato caratterizzato da movimenti sociali di massa che contestavano il sistema e in cui molti ragazzi portavano i capelli lunghi e altri si chiudevano nei garage di Berkeley a programmare dimenticandosi di tagliarsi la barba, non è offensivo ma storiograficamente legittimo. Il resto è colore folcloristico.

Anche io perdo le notti e i giorni per la passione che ho nella comunità del software open source, studio e aiuto altri aggratis, ma non per questo devo sentirmi obbligato ad essere *libero*.


Torno alle umane faccende, e quasi quasi anche sociologo :]



Ciao, :DTM. aka Daniele Gubert


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At 06.05 18/10/2002 +0200, you wrote:
    DG> Il *vero* software libero *per lele, per ianezz etc.* è un
    DG> sottoinsieme del *vero* software open source *per me*.

No, questo lo stralcerei. Non mi interessa affatto come si decida di
chiamarlo, a patto che non se ne dia un senso sbagliato, deridendolo
come figlio dei fiori, un po' ipocrita, e un tantino frenante lo
sviluppo. Questo senza un briciolo di argomentazione, o di esempi, e
soprattutto in presenza *massiccia* di controesempi, alcuni peraltro
anche elencati qui.

'giorno, lele.
--
nickname: Lele Gaifax   | Quando vivro' di quello che ho pensato ieri
real: Emanuele Gaifas   | comincero' ad aver paura di chi mi copia.
email: lele@xxxxxxxxxx  |               -- Fortunato Depero, 1929.

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