[Linuxtrent] Re: OSS/FS

  • From: ianezz@xxxxxxxxxx
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Fri, 18 Oct 2002 10:59:09 +0200

Daniele Gubert, aggrappandosi alla tastiera per non cadere, ha scritto:

 > + Dire che il software è libero quando c'è una licenza che ne
 > regolamenta e limita l'uso è ipocrita, confermo a costo di perdere
 > la salvezza eterna.  Si dovrebbe semmai parlare di libertà
 > condizionata, o così o pomì.

Non esiste liberta` incondizionata in una societa` dove ci sono piu`
persone: riconoscerai che esistono "liberta`" contrastanti, e che in
una societa` civile bisogna necessariamente fare delle scelte [1].

Esempio: la "liberta` di agitare pugni" finisce a un centimetro dal
naso degli altri, perche` anche gli altri hanno la "liberta` di non
farsi colpire". Quale bisogna privilegiare?

La "liberta` di far quel che si vuole con un pezzo di software"
contrasta con la "liberta` di averne i sorgenti a costo simbolico,
poterli modificare e redistribuire". Quale bisogna privilegiare?



[1] C'e` il bel romanzo di fantascienza di Asimov "Fondazione e Terra"
    dove 20.000 solariani abitavano un pianeta (Solaria) della
    grandezza della Terra, vivendo nel pressoche` totale isolamento
    l'uno dall'altro, assistiti nella loro esistenza da robot che
    ubbidivano docili e provvedevano a tutte le necessita` del
    solariano loro padrone. Cio` massimizzava le loro liberta`, al
    costo di mantenere assolutamente stabile la popolazione.

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