Daniele Gubert, aggrappandosi alla tastiera per non cadere, ha scritto: > + Dire che il software è libero quando c'è una licenza che ne > regolamenta e limita l'uso è ipocrita, confermo a costo di perdere > la salvezza eterna. Si dovrebbe semmai parlare di libertà > condizionata, o così o pomì. Non esiste liberta` incondizionata in una societa` dove ci sono piu` persone: riconoscerai che esistono "liberta`" contrastanti, e che in una societa` civile bisogna necessariamente fare delle scelte [1]. Esempio: la "liberta` di agitare pugni" finisce a un centimetro dal naso degli altri, perche` anche gli altri hanno la "liberta` di non farsi colpire". Quale bisogna privilegiare? La "liberta` di far quel che si vuole con un pezzo di software" contrasta con la "liberta` di averne i sorgenti a costo simbolico, poterli modificare e redistribuire". Quale bisogna privilegiare? [1] C'e` il bel romanzo di fantascienza di Asimov "Fondazione e Terra" dove 20.000 solariani abitavano un pianeta (Solaria) della grandezza della Terra, vivendo nel pressoche` totale isolamento l'uno dall'altro, assistiti nella loro esistenza da robot che ubbidivano docili e provvedevano a tutte le necessita` del solariano loro padrone. Cio` massimizzava le loro liberta`, al costo di mantenere assolutamente stabile la popolazione. -- | \ \ | ___|_ |_ | ianezz AT sodalia.it | _ \ | \ | _| / / Visita il LinuxTrent a _|_/ _\_| _|____|___|___| http://www.linuxtrent.it -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con SOGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx