>>>>> On Sat, 19 Oct 2002 10:27:11 +0200, Mario Alexandro Santini >>>>> <alexmario@xxxxxxx> said: MAS> Il Thursday 17 October 2002 13:08, hai scritto: >> Come dici tu benvengano le stored procedure che verificano la >> consistenza e la coerenza della base dati ma credo, come in >> tutte le cose, che sia meglio non esagerare. Ho in mente alcuni >> esempi di alcune applicazioni per cui non era possibile fare >> una migrazione di db, ad esempio da Oracle a mysql (l'utilizzo >> di oracle non era per nulla necessario...), in un tempo >> ragionevole perche molte funzioni che potevano (e forse >> dovevano) essere gestite in maniera applicativa venivano invece >> gestite tramite s.p. in pl-sql. >> >> MAS> Io credo che questo sia un discosto più complesso di così. MAS> Se passi da Oracle a MySql e ti trovi un sacco di store MAS> procedure, vuol dire che c'è qualcosa che non va, nel senso MAS> che il codice scritto lato db qualcosa la deve pur fare e che MAS> quindi stai cercando di semplificare la modellazione dei MAS> dati. Infatti. Nel mio caso, direi che l'utilizzo delle sp per l'integrità è marginale se comparato con quello per lo smandrappamento(*) dei dati: non ci son santi che l'utilizzo di qualche forma di SP diventa indispensabile quando la velocità è uno dei parametri di valutazione; una SP, girando direttamente sul server, ha delle potenzialità che nessun client potrà mai perseguire. Questo ovviamente presupponendo che l'ambito sia più complesso di una applicazione mono-utente... ciao, lele. (*) processare di continuo consistenti moli di dati per produrne altrettanti: il solo passare di qui e di là i dati stessi sarebbe un overhead intollerabile. -- nickname: Lele Gaifax | Quando vivro' di quello che ho pensato ieri real: Emanuele Gaifas | comincero' ad aver paura di chi mi copia. email: lele@xxxxxxxxxx | -- Fortunato Depero, 1929. -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con SOGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx