[Linuxtrent] Re: systemd default su debian?

  • From: Daniele Nicolodi <daniele@xxxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Wed, 22 Oct 2014 11:19:04 +0200

Ciao,

premettendo che condivido molte delle perplessità su systemd, mi piace
che le critiche siano concrete e circostanziate, dunque qualche
osservazione:

On 21/10/14 23:45, Flavio Visentin wrote:
> Il vecchio sysvinit è certamente anacronistico su PC destinati ad uso 
> desktop (sui server IMHO è invece adeguato), ma il problema è che 
> systemd non è un semplice sostituto di sysvinit.
> Ci sono molteplici incastri che lo stanno rendendo un obbrobrio, tra 
> tutti journald e udev.

Journald io lo vedo come un log aggregator che nella configurazione di
default (a me no di bachi nella distribuzione, vedi mail di Lele)
forwarda tutto quanto al vecchio caro rsyslog.

Udev ce l'hai se usi sysvinit perchè funzionalità essenziali per il
setup dei devices sono delegate a lui.

Che altre cose systemd si porta obbligatoriamente dietro che non vuoi?

> Con 
> systemd invece sei costretto a portarti appresso anche parecchia 
> porcheria che non sempre interessa (a me journald rompe solo le balle e 
> fa sprecare spazio inutilmente oltre che avermi incasinato la vita 
> deviando syslog senza dire nulla ed avendomi fatto perdere dati importanti).

Quale porcheria esattamente, a parte syslogd e udev?

Credo che i problemi che hai riscontrato con syslogd siano una
combinazione di una scelta sbagliata di configurazione di default nelle
vecchie release e bachi nei pacchetti (vedi mail di Lele).

> Peraltro le critiche che sono mosse da una parte consistente della 
> comunità Debian non sono per la scelta di systemd come init di default, 
> ma per il fatto che siano accettabili pacchetti che non prevedono la 
> possibilità di usare altri sistemi di init quali sysvinit, upstart, 
> openrc... questo di fatto renderebbe systemd non una scelta di default 
> ma un obbligo, e sono pur'io dell'idea che sia una stronzata.

Sono parzialmente concorde su questo.

Ma, che ce ne facciamo di init system con funzionalità avanzate se
queste funzionalità non possono essere usate perchè tutti i pacchetti
possono contare solo sulle funzionalità offerte da tutti gli init system
pacchettizzati per debian?

A quanto en so, comunque, l'unico pacchetto problematico al momento
comunque è logind da cui dipendono i login manager ed i desktop
environment: gdm3 dipende da libpam-systemd (per l'integrazione con
logind) che dipende da systemd-sysv oppure systemd-shim. Il primo viene
installato di default perchè ha priority important mentre il secondo ha
priority extra.

Come scritto altrove, se non ti piace systemd puoi provare ad usare le
funzionalità equivalenti offerte da systemd-shim. Se non ti piace
nemmeno systemd-shim vai a lamentarti con gli sviluppatori di GNOME :)

> Gli sviluppatori di systemd (ed in 
> particolare Poettering) stanno seguendo le orme degli sviluppatori di 
> Gnome, nel senso che in modo molto arrogante se ne strasbattono di tutte 
> le osservazioni che vengono mosse.

Questa cosa dell'arroganza la lascerei perdere. Mi sembra sensato che la
strada presa da systemd sia decisa dagli sviluppatori di systemd. Sono
iscritto alla mailing list di systemd e di gente che propone modifiche
(sensate o meno) a systemd per renderlo più "digeribile" non ne ho vista.

Non c'entra molto, m,a sono molto perplesso dalle critiche all'arroganza
di Pottering (che trovo largamente infondate a giudicare da quello che
scrive in giro e sulla mailing list di systemd) mentre il campione di
arroganza estrema Torvald viene preso a modello da molti...

> Il risultato è un software che piace 
> tanto a loro ma che piace sempre meno a chi lo deve usare

Mi pare ovvio che se qualcuno fa qualcosa lo faccia come piace a lui.
Nessuno è costretto ad usare systemd se non vuole.

Ciao,
Daniele

-- 
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