Daniele Nicolodi <daniele@xxxxxxxxxx> writes: >> Il risultato è un software che piace >> tanto a loro ma che piace sempre meno a chi lo deve usare > > Mi pare ovvio che se qualcuno fa qualcosa lo faccia come piace a lui. > Nessuno è costretto ad usare systemd se non vuole. Mah, io, non fossi stato obbligato, dal momento che quelle due cose di GNOME che uso dipendono da systemd e che senza quello né GDM né LXDM presentavano la voce "shutdown" (!) nel menu, probabilmente non l'avrei installato, fino alla prossima nuova-macchina-da-scratch... Come ho già detto, che l'ambiente desktop dell'utente finale debba intrecciarsi in maniera così stretta col (tradizionalmente) primissimo processo che parte sulla macchina non mi sembra una grande idea. Ho provato quel "Storage=volatile", ma non ha dato risultati positivi, immagino perché comunque, scrivendo verso rsyslog, con quest'ultimo che alla fine scrive in /var/log, quel mount point venga tenuto occupato. A causa della struttura monolitica(*), è oggettivamente difficile capire dove mettere le mani, per ovviare all'inconveniente. Probabilmente farei prima a spostare il contenuto della /var sulla root, senza usare un FS separato... ciao, lele. (*) E pensare che è stata fonte di una bella diatriba tra Torvalds e Tannenbaum...! -- nickname: Lele Gaifax | Quando vivrò di quello che ho pensato ieri real: Emanuele Gaifas | comincerò ad aver paura di chi mi copia. lele@xxxxxxxxxxxxxxx | -- Fortunato Depero, 1929. -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx