[Linuxtrent] Re: Goodby Steve.

  • From: Michele <micbert75@xxxxxxxxx>
  • To: "linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx" <linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Mon, 10 Oct 2011 21:58:19 +0200

Il giorno 10/ott/2011, alle ore 20:54, Mario Alexandro Santini 
<alexmario74@xxxxxxxxx> ha scritto:

> 
> 
> 2011/10/10 Michele <micbert75@xxxxxxxxx>
> 
> Ma caspita! Confrontare due persone non significa dire che sono uguali, ma 
> metterne in luce le differenze!
> 
> 
> Secondo me non puoi confrontare 2 o più persone fra loro.
> 
> Quello che si può fare forse è confrontare dei risultati ottenuti, ma anche 
> in questo caso i risultati devono essere paragonabili.
> 
Usi (anche) i risultati per valutare le persone

>  
> > Forse che Martin era più buono di Stalin?
> L'esempio era volutamente banale, la risposta non può essere altrimenti.
> 
> 
> L'esempio era tale al caso presto qui in esame.
> 
> Steve Jobs era amministratore delegato di una società che produce hardware e 
> software, una volta solo di computer e oggi di un sacco di altre cose.
> 
> Bill Gates era amministratore delegato di una società che produceva un 
> sistema operativo, primariamente.
> 
> Certo, poi anche altro software e anche dell'hardware, ma non si può proprio 
> dire che Microsoft ed Apple facessero o fanno la stessa cosa.
Ahahah!

> 
> Poi, parlando di filantropia, certo Gates spende i suoi soldi cercando di 
> restituire un po' della fortuna che gli è capitata.
> 
> Ma per questo si può veramente biasimare Jobs?
> Vi ricordo che lui ha vissuto gli ultimi 6 anni con una sentenza di morte che 
> lo inseguiva da vicino e quindi a dovuto fare una scelta diversa da quella 
> del suo amico/nemico.
Sì, e comunque convivendo con la consapevolezza di essere arrivato secondo, in 
una corsa in cui, per citare Saetta McQueen, c'è "un vincitore, e gli altri 
sono perdenti"

> 
> A mio parere la cosa interessante da vedere in questi due personaggi è come 
> le loro società, nate nello stesso periodo ed arrivare al successo negli 
> stessi anni, abbiano nella loro struttura l'idea che esista una "proprietà 
> intellettuale" e che loro hanno la possibilità di prosperare solo 
> difendendola con ogni mezzo.
In realtà nessuno dei due è riuscito a proteggere la propria idea, quindi essi 
hanno dimostrato proprio il contrario, ovvero che non è la proprietà 
intellettuale a fare il successo di un'azienda.
La cosa che mi ha sempre sbalordito, invece, è che hanno pure dimostrato che 
non è neppure la qualità del prodotto a fare il successo di una società, 
nemmeno quando il divario è così evidente.

> 
> Ed è stato questo modo di agire che ha spinto Stallman, proprio in quegli 
> anni (forse non è un caso) a creare il movimento del free software e a dar 
> vita al progetto GNU e alla licenza GPL.
> 
> Se posso azzardare, già le società nate negli anni '90 hanno una 
> interpretazione differente del software e dei brevetti.
> 
> 
Quella per cui lavoro io, no: non vede l'ora di avere un'altra licenza da 
pagare, per sentirsi un po' più grande...  :-D

> 
> Michele
> 
> PS: rispondo da iPhone, ed affermo con cognizione di causa che i prodotti 
> Apple non sono più così brillanti come quelli di cui mi ero innamorato!--
> 
> No comment.
> 
Glielo avevo detto che volevo un'android, e invece l'hanno regalato questo...

Michele

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