[Linuxtrent] Re: Informatica e scuola: MA CHE DIAVOLO STANNO COMBINANDO?

  • From: Roberto Resoli <roberto.resoli@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Tue, 11 Oct 2005 21:06:22 +0200

Il 11/10/05, Vincenzo D'Andrea<vincenzo.dandrea@xxxxxxxxx> ha scritto:
> On 10/11/05, Diaolin (aka Giuliano Natali) <diaolin@xxxxxxxxxxx> wrote:
> > > Le imprese devono preparare i propri dipendenti o comunque facilitare
> > > loro l'apprendimento dei compiti che devono svolgere, ma non può
> > > pretendere che la scuola pubblica provveda a questa preparazione
> > > settoriale.
> >
> > Se l'impresa finanzia una specifica scuola per farsi approvvigionare di
> > "carne"
> > e' giusto che indichi una strada e che finanzi chi la percorre sin
> > dall'inizio.
> > ma questa deve essere una scelta autonoma del singolo e non imposta dalla
> > scuola
> > o perlomeno non dalla scuola pubblica.
>
> nel caso che ispira questo thread, non è nemmeno questa la questione -
> non è una azienda che finanzia la scuola perchè prepari i futuri
> dipendenti, ma perchè prepari i futuri acquirenti! e poi mica
> finanzia, chissà mai che invece la certificazioni si paghi un tanto a
> certificato ....

A questo proposito ho letto proprio oggi un articolo di Angelo
Raffaele Meo (splendido:
pdf -> http://www.mondodigitale.net/Rivista/motore/meo.pdf
http: -> http://www.osservatoriotecnologico.net/software/opensource.htm)
e c'è un frammento che mi sembra c'entri con questo thread:

"Assistenza tecnica
Dal punto di vista industriale la questione dell'assistenza tecnica è
uno dei fattori più importanti che giocano a favore dei grandi a danno
dei piccoli. La piccola software house di Paperino, ad esempio, che
producesse un prodotto di grande interesse per il mercato non
riuscirebbe a diffonderlo perché non disporrebbe disporrebbe delle
risorse finanziarie per creare un'adeguata rete di assistenza. Per
contro, Paperone ha attuato un meccanismo per l'assistenza ai propri
prodotti che, secondo alcuni fanatici sostenitori del software libero,
rivela la sua natura diabolica ma che più razionalmente, si deve
riconoscere, dimostra il genio della finanza. Infatti, la
multinazionale di Paperone incarica aziende specializzate di
organizzare corsi di specializzazione per aspiranti tecnici di
assistenza e incassa denaro per l'iscrizione ai corsi,
l'organizzazione degli esami e la concessione dei diplomi. Così, la
creazione di una rete capillare di assistenza basata su competenze di
alto livello, che a Paperino costerebbe come mille fatturati annui,
contribuisce al riempimento delle leggendarie casseforti di Paperone.
Tuttavia, a dispetto di questi meccanismi finanziari e dell'obiettiva
capacità delle multinazionali di creare reti di assistenza di alto
livello, la superiorità delle multinazionali del software proprietario
rimane discutibile.
Infatti, quando la complessità del problema dell'attuazione della
funzionalità particolare o dell'integrazione con altri prodotti supera
un certo livello, allora diventa necessario per il tecnico conoscere a
fondo cosa fa il prodotto, e come lo fa, e per questa conoscenza è
necessaria l'analisi del codice sorgente, che Paperone non consente
per non correre il rischio di essere copiato (o scoperto nel caso che
uno dei suoi programmatori avesse copiato qualcosa).
Così, alla superiorità economica si contrappone un'intrinseca
debolezza tecnica che in prospettiva non potrà non condizionare
pesantemente lo sviluppo del software proprietario.
"
> ciao
> v.
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>
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