Il 11/10/05, Vincenzo D'Andrea<vincenzo.dandrea@xxxxxxxxx> ha scritto: > On 10/11/05, Diaolin (aka Giuliano Natali) <diaolin@xxxxxxxxxxx> wrote: > > > Le imprese devono preparare i propri dipendenti o comunque facilitare > > > loro l'apprendimento dei compiti che devono svolgere, ma non può > > > pretendere che la scuola pubblica provveda a questa preparazione > > > settoriale. > > > > Se l'impresa finanzia una specifica scuola per farsi approvvigionare di > > "carne" > > e' giusto che indichi una strada e che finanzi chi la percorre sin > > dall'inizio. > > ma questa deve essere una scelta autonoma del singolo e non imposta dalla > > scuola > > o perlomeno non dalla scuola pubblica. > > nel caso che ispira questo thread, non è nemmeno questa la questione - > non è una azienda che finanzia la scuola perchè prepari i futuri > dipendenti, ma perchè prepari i futuri acquirenti! e poi mica > finanzia, chissà mai che invece la certificazioni si paghi un tanto a > certificato .... A questo proposito ho letto proprio oggi un articolo di Angelo Raffaele Meo (splendido: pdf -> http://www.mondodigitale.net/Rivista/motore/meo.pdf http: -> http://www.osservatoriotecnologico.net/software/opensource.htm) e c'è un frammento che mi sembra c'entri con questo thread: "Assistenza tecnica Dal punto di vista industriale la questione dell'assistenza tecnica è uno dei fattori più importanti che giocano a favore dei grandi a danno dei piccoli. La piccola software house di Paperino, ad esempio, che producesse un prodotto di grande interesse per il mercato non riuscirebbe a diffonderlo perché non disporrebbe disporrebbe delle risorse finanziarie per creare un'adeguata rete di assistenza. Per contro, Paperone ha attuato un meccanismo per l'assistenza ai propri prodotti che, secondo alcuni fanatici sostenitori del software libero, rivela la sua natura diabolica ma che più razionalmente, si deve riconoscere, dimostra il genio della finanza. Infatti, la multinazionale di Paperone incarica aziende specializzate di organizzare corsi di specializzazione per aspiranti tecnici di assistenza e incassa denaro per l'iscrizione ai corsi, l'organizzazione degli esami e la concessione dei diplomi. Così, la creazione di una rete capillare di assistenza basata su competenze di alto livello, che a Paperino costerebbe come mille fatturati annui, contribuisce al riempimento delle leggendarie casseforti di Paperone. Tuttavia, a dispetto di questi meccanismi finanziari e dell'obiettiva capacità delle multinazionali di creare reti di assistenza di alto livello, la superiorità delle multinazionali del software proprietario rimane discutibile. Infatti, quando la complessità del problema dell'attuazione della funzionalità particolare o dell'integrazione con altri prodotti supera un certo livello, allora diventa necessario per il tecnico conoscere a fondo cosa fa il prodotto, e come lo fa, e per questa conoscenza è necessaria l'analisi del codice sorgente, che Paperone non consente per non correre il rischio di essere copiato (o scoperto nel caso che uno dei suoi programmatori avesse copiato qualcosa). Così, alla superiorità economica si contrappone un'intrinseca debolezza tecnica che in prospettiva non potrà non condizionare pesantemente lo sviluppo del software proprietario. " > ciao > v. > -- > Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO > "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx > > > -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx