[Linuxtrent] Re: Informatica e scuola: MA CHE DIAVOLO STANNO COMBINANDO?
- From: Guido Brugnara <gdo@xxxxxxxxx>
- To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
- Date: Wed, 12 Oct 2005 08:55:21 +0200
Roberto Resoli wrote:
---cut---
Risponderei ai Presidi:
"E' sicuro che quello che è meglio per gli imprenditori sia il meglio
per gli studenti?"
e agli Imprenditori:
"E' sicuro che risparmiare sulla formazione sia il meglio per l'azienda?"
Vorrei chiarire meglio questo punto: quando un imprenditore assume un
tecnico programmatore senza specificare con quale specializzazione si
presume che quella persona sappia programmare, ossia che abbia acquisito
quelle nozioni fondamentali per le quali il programmare in Java, Perl ,
Pyton o anche il vecchio Cobol non fa poi molta differenza.
Se invece l'imprenditore assume un tecnico programmatore, ad esempio
java, si presuppone che abbia le conoscenza per programmare con quel
linguaggio ... ma non abbiamo ancora stabilito con quale tool di sviluppo.
Se ho un programmatore abituato ad usare un framework può benissimo
utilizzare un frameword diverso, adottato nell'azienda dove lavora
(anche se magari non gli piace); e questo in un tempo ragionevole
(qualche giorno) e con un investimento per l'azienda accettabile.
L'azienda può investire nella formazione specifica che contraddistingue
la propria struttura organizzativa e gli strumenti che adotta, ma se
deve sopperire anche alla formazione di base l'investimento è troppo
grande ed i conti non tornano.
Per fare un altro esempio, se in azienda utilizzo un server SQL, ad
esempio PostgreSQL, ed assumo una persona che conosce il linguaggio SQL
ma ha fatto pratica solo con DBMS di Oracle o di Microsoft, impiegherò
poco tempo per formarlo sull'uso di PostgresSQL; in quanto i concetti
(es. forma normale, integrità referenziale, join, st. proc., ecc.) sono
gia nel DNA di quella persona ... ma se devo parti da una conoscenza
inferiore son dolori.
La scuola deve fornire la CONOSCENZA che è prima di tutto teoria ma
anche pratica; se poi nella pratica si offre una panoramica degli
strumenti ... tanto meglio!
Daltronde senza PRATICA non ci si rende conto di aver acquisito
veramente la conoscenza ;-)
Non si può pretendere che sia l'imprenditore a fornire la conoscenza di
base ma non si può pretendere che sia la scuola a dover formare gli
studenti su specifici prodotti, creando quella che io chiamo turbativa
del mercato.
Se la Scuola adottasse per la pratica strumenti Open Source avremmo il
vantaggio di non creare turbativa al mercato ed alimentando situazioni
di monopolio di fatto. Non solo! adottando strumenti aperti lo studente
ha maggiori possibilità di apprendere in quanto gli è permesso di
toccare con mano ciò che utilizza fin nei minimi particolari (il codice
sorgente).
Questo aspetto è interessante per chi studia informatica; chiaramente
meno per chi ad esempio utilizzerebbe OpenOffice in una scuola per
Ragionieri. Ma quel che importa è comunque che il neo ragioniere sappia
scrivere una lettera commerciale, sappia redigere un bilancio; e questo
indipendentemente dallo strumento che utilizza!!!
bye
Guido
Ciao,
rob
--
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