[Linuxtrent] Re: Casa editrice "Open Source" a Trento

  • From: daniele <deedend@xxxxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Fri, 14 Jun 2002 19:16:12 +0200

Beninteso, non voglio aprire un flame, ma mi sento in dovere di fare alcune 
considerazioni, peraltro a caldo; trovo detestabile associare il movimento del 
software libero a una o all'altra idea politica; io personalmente nutro un 
profondo disprezzo per le ideologie comuniste in genere (parlando di situazione 
politica) eppure condivido in pieno l'idea, da molti definita comunista 
(bleah), di Richard Stallman riguardo al software; mi sono iscritto alla 
LinuxTrent per queste mie convinzioni, ma sarei disgustato se la cosa finisse 
sulla politica. Spero di non aver sollevato un polverone con questo mio 
messaggio, in caso contrario.... beh, pace. non risponderò ulteriormente a un 
post in questo topic.

Saluti e baci, Daniele

On Fri, 14 Jun 2002 15:46:03 +0200
Emanuele Olivetti <olivetti@xxxxxx> wrote:

> 
> On Fri, Jun 14, 2002 at 02:59:14PM +0200, Ferdinando wrote:
> > Sul sito c'è un invito a vedere il sito d'informazione critica
> > sostenuto dalle "libere edizioni" http://www.nonluoghi.it e qui si
> > ride:
> > 
> > Ogni singolo post rappresenta l'esatta posizione di Rifondazione
> > Comunista & Agnoletto, provare per credere, oltre ai vari link
> > evidenziati, che si prefiggono a tratti di "combattere per la
> > democrazia contro il conflitto d'interessi di Berlusconi", "processi di
> > globalizzazione, (inter)cultura", "libertà utopistiche", oltre ai vari
> > articoli su Porto Alegre, Noglobal tra rivolta e retorica etcc. etcc.
> > Senza contare l'attacco di Gramsciana memoria con teoria e prassi ...
> 
> Io non ci trovo nulla da ridere; NonLuoghi professa le sue posizioni.
> Poi uno le puo' condividere o meno.
> Comunque la mia segnalazione si rivolgeva all'adozione di software
> libero come infrastruttura informatica della loro attivita'. Non al
> contenuto politico. Forse devi rileggere. Siamo su LinuxTrent, non
> su Porta a Porta o Giuliano Ferrara news.
> 
> > 
> > Tutto questo ed altro ancora ... e non mi sembra il caso di accomunarvi
> > la canzone di Gaber, qui la faccenda è molto molto specifica.
> 
> Spariamo anche sul povero Ianez allora!
> 
> > 
> > Se domani un sito di un'associazione culturale, diretta emanazione del
> > movimento di Le Pen o Milosevic si convertisse all'utilizzo di software
> > Open Source, tutti contenti lo pubblicizziamo, lo sosterremmo ?
> > 
> 
> Infatti io non lo sosterrei. Pero' stai cercando di accomunare
> Rifondazione Comunista e Agnoletto a un gruppo di razzisti (Le Pen)
> e assassini (Milosevic)[1]. Un po' di moderazione pero': mi va bene che non
> sostieni certe idee, ma arrivare a fare certi paragoni penso sia
> eccessivo. Comunque questa lista e' libera e pubblica
> per cui puoi dire quello che vuoi... basta che te ne assumi la
> responsabilita'.
> 
> > Penso di no, semplicemente penseremmo che il software libero si stia
> > diffondendo, ma personalmente mi guarderei bene dal pubblicizzarlo
> > invitando a sostenerlo economicamente ed invitando ad acquistarne i
> > prodotti.
> > 
> 
> Infatti non mi pare di invitarvi a sostenere economicamente NonLuoghi
> o a comprare i loro prodotti. Facevo solo un commento tecnico sulle
> loro scelte software. Ottime peraltro.
> Comunque in futuro vi invitero' all'acquisto di almeno un loro prodotto:
> Il libro sull'open source di Santini!
> Vi informo gia' da ora che non lo faro' per "propaganda politica" :-)
> ma solo per l'argomento e per il Santini ;->
> 
> 
> > Senza contare che per quanto riguarda la sinistra c'è un po' una
> > volontà di "tirare la giacca" ai sostenitori del free software, occorre
> > più attenzione, semplicemente, per non trovarsi ingabbiati.
> 
> Sara', ma io questa gabbia non la vedo e non me la sento. Spero che
> l'appoggio all'open source sia trasversale in Italia. Come mi sia gia'
> stato (vedi la faccenda dei bollini citata da Ianez).
> Un po' come in Francia insomma.
> 
> 
> > Personalmente ritengo che Case Editrici "serie" ce ne siano:
> > 
> > http://www.hopslibri.it/
> > http://www.apogeonline.com/webzine/2001/archivio/rubrica/OpenPress
> > http://www.oreilly.com/
> > 
> 
> Non mi pare si stia discutendo la "serieta'" degli editori, ma solo
> le scelte positive di un'azienda verso un argomento che ci sta a cuore.
> In quanto alla serieta' di quelli che citi, penso che concordiamo
> piu' o meno tutti tranquillamente.
> 
> > Non ho controllato se "girano" su piattaforma Unix o no, ma non mi
> > sembra fondamentale, l'importante è che tengano in conto dell'Open
> > Source, anche se poi è il mercato che seleziona i titoli dei libri e
> > anche loro sicuramente beneficienza non ne fanno.
> > Di sicuro tengono gran conto di Linux & Unix liberi e sono convinto che
> > "utilitaristicamente", quando possono rottamano Windows.
> > 
> 
> Speriamo. Non conosco bene la loro situazione. Credo che OReilly sia
> un covo di perlisti incalliti. Il che e' positivo.
> Penso che oltre ad appoggiare l'argomento (open source) sia di fondamentale
> importanza dare l'esempio. Sostenere una direzione e non seguirla nei
> fatti non e' una buona pubblicita'.
> 
> 
> Ciao
> 
>                                               Emanuele
> 
> 
> [1]: "razzisti" lo dicono loro stessi senza farsi troppi problemi, e
> per quanto riguarda "assassini" penso che il tribunale internazionale
> e la guerra che c'e' stata siano una testimonianza sufficiente a far
> capire che non sono accuse che rivolgo io personalmente, ma posizioni
> ben note a tutti.
> 
> -- 
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> 
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