[Linuxtrent] Re: Casa editrice "Open Source" a Trento

  • From: Ferdinando <zappagalattica@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Fri, 14 Jun 2002 18:56:09 +0200

* venerdì 14 giugno 2002, alle 16:35, Lele Gaifax scrive:

>     F> "combattere per la democrazia contro il conflitto d'interessi
>     F> di Berlusconi", "processi di globalizzazione, (inter)cultura",
>     F> "libertà utopistiche", oltre ai vari articoli su Porto Alegre,
>     F> Noglobal tra rivolta e retorica etcc. etcc.  Senza contare
>     F> l'attacco di Gramsciana memoria con teoria e prassi ...
> 
> Uhm, e allora? Puoi essere d'accordo o meno, ma non vedo con quale
> argomentazione tu possa chiedere a chicchessia di non esternare la
> propria convinzione, perlomeno nella stessa misura che lo fai tu qui,
> nello spirito GPL.

E chi l'ha fatto ?
Ho solo detto di non confondere ... 

> E prefiggersi la diffusione del free software passa *necessariamente*
> per la politica, quindi sputare a priori in quel piatto mi sembra un
> tantino "da prevenuti", a meno che tu non stia ipotizzando qualche
> forma di dittatore illuminato....

Io alla politica ci credo sicuramente più di molte altre persone che
conosco, quindi sbagli proprio obiettivo. Ascolto con attenzione ogni
dichiarazione di esponenti di partiti politici e non ho un'idea
precostituita, valuto.

Odio ogni forma di associazionismo politico che non ha un progetto
complessivo per la società che per farsi sentire accetti la violenza o
la rappresaglia parlamentare, figuriamoci i dittatori.
 
>     F> Se domani un sito di un'associazione culturale, diretta
>     F> emanazione del movimento di Le Pen o Milosevic si convertisse
>     F> all'utilizzo di software Open Source, tutti contenti lo
>     F> pubblicizziamo, lo sosterremmo ?
> 
> Cosa che probabilmente succede, o ritieni che a tutti quelli che non
> sono allineati alle tue convinzioni usino necessariamente widows?

Io mi spiegherò male ma anche tu un piccolo sforzo per comprendermi ...
ho preso proprio ad esempio persone che non rispetto, che valuto molto
negativamente. Proprio per questo motivo non cambierebbe di una virgola
la mia valutazione nei loro confronti per un'eventuale loro adozione di
software libero.
 
> Che c'azzecca? Confondere sempre e comunque ogni cosa venga fatta con
> "che idee politiche sta portando avanti questo qui?" non porta acqua
> né al mulino del free software, né tantomeno a quello della "tua"
> parte politica.

In questo caso le idee politiche sono palesi
 
>     F> Senza contare che per quanto riguarda la sinistra c'è un po'
>     F> una volontà di "tirare la giacca" ai sostenitori del free
>     F> software, occorre più attenzione, semplicemente, per non
>     F> trovarsi ingabbiati.
> 
> Tirare la giacca? Trovarsi ingabbiati? Coi bambini piccoli
> sbocconcellati? 
> 
>     F> Personalmente ritengo che Case Editrici "serie" ce ne siano:
> 
> Personalmente ritengo che il dividere tra seri e non in base a quanto
> ti comunicano della loro posizione politica, piuttosto che al loro
> modo di portare avanti i loro obbiettivi, sia quanto meno essere
> ingenui, oppure in mala fede.

A proposito di ingenuità, veramente pensi che un mestiere serio come
quello di editore possa essere svolto da chiunque, mi vorrai forse dire
che "a naso" riterresti possibile che 'nonluoghi' accetti di pubblicare
un libro di un soggetto come Sgarbi ?

Non prendiamoci in giro.

Comunque scusate l'OT, ma da buon Toscano la mosca davanti al naso non
me la faccio passare così ... però, non sono cattivo, sono solo
romp*@#?!^ni.

Ciao
Ferdinando
 
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