[Linuxtrent] Re: Casa editrice "Open Source" a Trento

  • From: Ferdinando <zappagalattica@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 17 Jun 2002 19:46:27 +0200

* lunedì 17 giugno 2002, alle 00:32, Daniele Nicolodi scrive:
 
> > > Nel tuo caso mi sa che la dicitura esatta e`: "sono palesemente in
> > > contrasto con le mie (le tue nda)". Non vogli essere cattivo.
> > > Come dice Lele non vedo niente di male nello schierarsi apertamente.
> > 
> > Ho capito, forse tu non hai capito il problema di fondo.
> > In passato mi hanno consigliato la casa editrice Hoeply, sono andato a
> > controllare la validità, scrive testi d'informatica, traduzioni della
> > O'Reilly (ocome si chiama), che a sua volta pubblica gratuitamente
> > interviste, pezzi su linguaggi Open Source etcc., anche l'Apogeo ha la
> > sua bella sezione Open Source etcc.
> > 
> > Arriva "nonluoghi" ... leggiti il sito d'informazione e divertiti, mi
> > sembra che con GNU e con Linux abbia poco a che fare. A meno che anche
> > secondo quanto ha detto anche un suo portavoce voglia "adottare" le
> > teorie di Stallman alla società ... e allora cambia tutto, non stiamo
> > parlando di software o informatica .....
> 
> Non capisco cosa cambia. Se io mi occupo di ferramenta non posso utilizzare
> software open source senza essere martirizzato ?? Perche` uno ha delle
> idee politiche diverse dalle tue non merita una nota di merito perche`
> fa un azione meritevole ed inconsueta.

O parlo arabo ... adesso propongo pubblicizzando il sito di Bin Laden e
dico "magnifico, gira su piattaforma Unix, ed usa anche software libero
... che bello ... che bello", capito ?
E non voglio paragonare nonluoghi a dei terroristi, sia ben chiaro,
vuole solo essere un paragone assurdo, che però contiene ciò che
contesto (e gli manca la specificità del mestiere di editore ...).
Per pubblicizzare un sito "politico", anche se usa free software, a mio
parere necessita di un "cappello".
Tipo la redazione di "nonluoghi", aderente ad un ottica politica che
lotta contro i poteri delle multinazionali, i marchi, i brevetti, il
Governo, l'Opposizione  e chi più ne ha più ne metta ha deciso di
adottare per tutti i suoi processi produttivi software libero.

Questo ho contestato nel primo post, ho scritto, come d'altronde
riconoscete voi che erano politicamente schierati, tutto qui, poi loro
hanno diritto a portare avanti le loro idee e magari potrei anche in
parte sottoscriverle, anche se certo che se mi si affibbia direttamente
o indirettamente del superficiale, allusioni varie etc.. non può farmi
piacere.
 
> > > > A proposito di ingenuità, veramente pensi che un mestiere serio come
> > > > quello di editore possa essere svolto da chiunque, mi vorrai forse dire
> > > > che "a naso" riterresti possibile che 'nonluoghi' accetti di pubblicare
> > > > un libro di un soggetto come Sgarbi ?
> > > 
> > > Un libro scritto da sgarbi non merita di essere pubblicato da nessuno.[1]
> > 
> > Finalmente vedo che almeno capisci il senso, schierata così apertamente
> > come fa ad essere libera ?
> 
> Ma libera da cosa ?? Liberta` e` appunto potersi schierare senza timore
> di nessuna ripercussione.

e "boicottare" gli altri vero ?

> > > Un libro scritto da sgarbi non merita di essere pubblicato da
> > > nessuno.

Non riesco mai a capire perchè chi è in minoranza deve sempre cercare
di tarpare le ali a tutti gli altri, ma non sarebbe giusto dare spazio
a tutti ? (e mi riferisco a te non alla casa editrice)
 
> > Stiamo parlando di una casa editrice, che diffonde informazione e
> > cultura, a mio parere sbagliano e rivelano poca democrazia.
> 
> Hai mai provato a pubblicar qualcosa ?? Mi sa che avresti parecchie
> delusioni su quanto e` democratica l'informazione. Hai mai letto notizie
> false sui giornali e provato a smentirle ?? Belissimo esempio di democrazia.

Vedi sopra se uno come te domani si trova in maggioranza lo voglio
vedere un bel libro pubblicato dall'opposizione con il tuo consenso.
 
> Un comportamento non democratico e` impedirti di pubblicare qualcosa
> non non aiutarti nel farlo. Se ci fosse un qualche cosa che ti impedisse 
> di pubblicare qualcosa che hai scritto sarei d'accordo con te ma qui`
> si sta discutendo del fatto che, ipoteticamente, una casa editrice
> si rifiuti di pubblicare qualcosa. Case editrici ce ne sono tante appunto
> perche` ognuna interessata ad argomenti diversi (da cui trarre profitto).

Bravo, argomenti, non censure politiche, sono sicuro che una qualsiasi
linea editoriale di qualunque casa ti smentirebbe.
 
> > Anche tu non glielo pubblicheresti e se devo essere sincero il tipo è
> > un grandissimo critico d'arte, se parla di dipinti è un mago, però
> > molto meglio che non parli di altro.
> 
> Ma purtroppo non si limita ai dipinti. Una persona io la valuto nella
> sua interezza. Anche Agnoletto (giusto per citare uno che non ti piace)
> e` un bravo medico ma non mi pare che nessuno discuta di quello, in fondo
> fare il portavoce del GSF non e` la sua principale occupazione.

Si ... e allora tappiamogli la bocca a tutti e due eh ?
 
> > Ciò non toglie che una casa editrice non dovrebbe precluderne la
> > pubblicazione a priori.
> > 
> > > Giusto per ribattere: ma la Mondadori pubblicherebbe un libro di Fo
> > > (sparo due nomi a caso) ?? Da che mondo e mondo gli editori non sono
> > > imparziali. Non esiste informazione oggettiva.
> > 
> > Vedila anche in un'altro senso (ammesso che non abbia già pubblicato
> > qualcosa, visto che ha pubblicato anche "Il Capitale"), che figura ci
> > farebbe Fo a prendere soldi dalla Mondadori ?
> > Sarebbe un po' come se RMS scrivesse un software per Microsoft (che
> > eresia ;-))
> 
> E se NonLuoghi pubblicasse Sgarbi che figura ci farebbe ?
> Continuo a capire dove sia la mancanza di democrazia.

Difatti non si può "permettere", per sensibilità di censurare nessuno,
che poi si trovino mille scuse per non pubblicare è un altro discorso.

La vita è una rappresentazione, noi, la società, è tutto una farsa,
occorre esserne consapevoli e non sto parlando di ipocrisia ma di
etichetta.

Ti consiglio: "La vita quotidiana come rappresentazione" di Erving
Goffman (non ti preoccupare, non è assolutamente un politico o
un'ideologo politico ;-)).

Ciao
Ferdinando

P.S. Che con questa ha chiuso.
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