[Linuxtrent] Re: R: Re: VOIP e sw libero con "jingle" (XMPP xep-0166)

  • From: Marco Ciampa <ciampix@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Sat, 5 Nov 2011 13:16:18 +0100

On Sat, Nov 05, 2011 at 12:35:39PM +0100, Flavio Stanchina wrote:
> On 04/11/2011 10:05, Anne Ghisla wrote:
> >On Thu, 03 Nov 2011 23:49:23 +0100
> >Flavio Stanchina<flavio@xxxxxxxxxxxxx>  wrote:
> >>Prova a fare il "qualcuno" per un po', vedi la porcheria che passa
> >>(in entrambe le direzioni) se non si tappano i buchi più grossi e poi
> >>mi sai dire.
> >
> >Va bene, ma comunque chiudere le porte serve a poco. Diversi servizi
> >che distraggono dal lavoro usano senza problemi la porta 80, come la
> >chat IRC, e spesso le regole di filtro dei siti web sono imprecise -
> >non è bloccato facebook, né siti di lolcats, mentre magari vengono
> >bloccati siti scientifici per combinazioni infelici di keyword [...]
> >
> >Senza parlare del fatto che ogni volta che serve usare git o svn o
> >servizi che usano porte chiuse sul firewall ci si scontra con
> >burocrazia che per gentilezza definisco superflua. [...]
> 
> Ho le stesse opinioni sull'eccesso di controllo e sui filtri
> generici che bloccano anche le cose utili, infatti la rete che
> gestisco io non è configurata in quel modo. Per quel che ho visto,
> comunque, di solito si tratta di filtri configurati a caso usando
> liste di default senza verificare cosa bloccano e cosa no. E non
> fatico ad immaginare che in aziende o enti oltre una certa
> dimensione sia complicato far arrivare le richieste agli
> amministratori.
> 
> E' un problema troppo complesso per affrontarlo in poche righe, ma
> alla fine si riduce, come tutti i meccanismi di controllo, alla
> necessità di non limitare chi sa cosa sta facendo ma
> contemporaneamente proteggere da sé stesso chi rischia di farsi del
> male: chi non riesce a capire, facendo un esempio limitatissimo ma
> molto concreto, perché non è opportuno lasciare aperto un FTP senza
> password per scambiare comodamente file con il cliente/collega/amico
> di turno.

Vedete qual'è il problema? È che avete ragione sacrosanta entrambi i
"gruppi di pensiero". Da una parte i liberisti della rete e dall'altra i
controllori. E io mi ci riconosco in entrambi, purtroppo per cui ho una
specie di conflitto interno.

Questi ultimi spesso non fanno i controllori per una mania propria di
potere ma perché sono stati delegati al funzionamento della rete, per
cui se non va, non è colpa dell'abusante, ma di chi (secondo il datore
di lavoro) non è stato "abbastanza bravo" a limitarne l'abuso. Come se
fosse semplice... 

Inoltre la colpa, sempre secondo il datore, non è dell'abusante perché
spesso questo lo è inconsapevolmente come se, nel diritto, se si
commette un reato, l'inconsapevolezza (tutta da provare) fosse una scusa
valida.

A proposito di legge poi, come abbiamo discusso anche in questa lista,
l'amministratore è considerato, per legge, responsabile delle malefatte
altrui, soprattutto se non si riesce a trovare il responsabile,
l'amministratore diventa il "capro espiatorio" di turno.

Ecco che, anche a semplice motivo di "tutela personale" assolutamente,
IMHO comprensiva e lecita, dell'amministratore che si mettono dei
"paletti" che alle volte non sono troppo intelligenti e che o bloccano
poco o male, in ogni caso rovinano la vita a chi vuole solo lavorare.

Comunque "liberisti", pensateci bene: siete proprio sicuri che se non ci
fossero questi paletti si riuscirebbe a lavorare meglio? Penso solo (con
un brivido...) se il peer2peer fosse possibile dalla rete della mia
scuola... 

(scritto sensa rileggere)

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Marco Ciampa

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