On 05/11/2011 14:22, Stefano Cavallari wrote:
Distinguiamo i tipi di abuso. C'è il problema dell'uso eccessivo di banda, che si risolve con delle buone regole di shaping. C'è il problema di usi illegali/inappropriati della rete, che forse si risolve dando un po' di responsabilità agli utenti. In fondo non credo che ci siano filtri per evitare di mandare email offensive o fare vandalismi su wikipedia.
Infatti lo fanno e poi qualcuno mette a posto. Per fortuna sono di più quelli che mettono a posto :)
Stiamo portando avanti il messaggio che io in quanto utente posso fare quello che voglio tanto le responsabilità sono di chi gestisce la rete. Oltre che sbagliata mi sembra molto diseducativa.
Non mi sembra che sia questo il messaggio tra le righe trasmesso da me o da Marco. E' peraltro vero, almeno nella mia esperienza personale, che se succedono casini si va dall'amministratore della rete incazzati perché qualcosa non funziona o funziona male, mentre l'utente che ha "inconsapevolmente" fatto casino si giustifica o viene giustificato dicendo che tutto sommato lui non è tenuto a sapere che ad es. mandare una email di 4MB a 750 contatti potrebbe intasare il server di posta per mezza giornata.
Ecco che, anche a semplice motivo di "tutela personale" assolutamente, IMHO comprensiva e lecita, dell'amministratore che si mettono dei "paletti" che alle volte non sono troppo intelligenti e che o bloccano poco o male, in ogni caso rovinano la vita a chi vuole solo lavorare.Comprensivi forse si, leciti direi di no. Questo è il solito gioco di scaricare le responsabilità, con la conseguenza finale che un qualcuno si ritrovi senza diritti perché è più facile levarglieli che gestire bene la situazione.
Ma e se il gioco fosse più banalmente non dover passare le giornate intere a correre dietro ai problemi? Disponendo di tempo e risorse infinite si potrebbe fare tutto e bene, ma non è sempre possibile. Uno shaper, per rispondere alla tua domanda specifica, io non lo ho mai configurato e dovrei imparare come si fa, tra l'altro con la certezza che poi qualsiasi malfunzionamento verrebbe attribuito a quello senza nemmeno provare a verificare se ci siano problemi altrove: se vuoi aneddoti in merito, ne ho uno al giorno. Comunque alcune cose semplicemente non si vuole che siano accessibili, non è un problema di limitare la banda e poi chi se ne frega se qualcuno si fa i fatti suoi invece di lavorare. Se qualcuno deve usare un peer-to-peer o un torrent per lavoro, gli apro le porte necessarie in tempo zero.
Ripeto, comunque, che è un discorso estremamente complicato perché ci sono troppi distinguo da fare: la rete di un'azienda (che è l'unica di cui ho esperienza diretta) è diversa dalla rete dell'università, e quest'ultima da quella di una scuola. Non parliamo neanche dei provider che devono garantire accesso veloce ed affidabile a tutti ma nel contempo cercare di impedire gli abusi, l'invio di spam e/o virus, l'uso della loro rete per DDoS e simili...
Qual è la priorità? Che l'amministratore non abbia problemi o che la gente usi la rete senza problemi?
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